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Il 16 maggio ha avuto luogo nella bella cornice di Sestri Levante la premiazione dell’Andersen; non voglio fare la cronca della giornata perché ormai l’Andersen organizzato dalla rivista omonima è entrato nella sfera di quanti si occupano di culture dell’infanzia; “laurea” autori, illustratori, editori, collane, iniziative e lo fa con intelligenza e misura. L’edizione 2008 è la prima senza Gualtiero Schiaffino, “inventore” del premio e di mille altre iniziative che hanno contribuito a svecchiare l’universo della comunicazione per l’infanzia e a renderlo interlocutore di quanti (più o meno consapevoli) si occupano di formazione. Non voglio fare la cronaca del Premio né voglio soffermarmi sull’atmosfera di amicizia che ha circondato Giovanna, Barbara e Simone Schiaffino durante la manifestazione, voglio piuttosto rilevare come - ancora una volta - io mi sia sentito “a casa”, abbia ritrovato quei volti amici (cito, fra tutti, Roberto e Gianna Denti, Anna Parola, Fernando Rotondo, Walter Fochesato, Teresa Buongiorno, Donatella Ziliotto, Fiorella Iannucci, le ultime due premiate) che hanno contribuito - più di tanta “Accademia” - allo sviluppo della letteratura per l’infanzia nel nostro paese. E proprio perché non faccio la cronaca del Premio, mi limito a segnalare solo alcuni dei vincitori

Fra i premiati mi hanno particolarmente colpito il grande albo di divulgazione di Yves Coppens che “racconta” Le origini dell’uomo (ill. di Sacha Gepner, Jaca Book € 18,00) e  Le favole della Maria di Antonio Moresco (Einaudi, € 9,50). Non è un caso, poi, che il “superpremio” della giuria di esperti sia andato a  La straordinaria invenzione di Hugo Cabret (Mondadori) di Brian Selznick già segnalato in questa rubrica.

Voglio, però, ricordare in modo particolare una giovane casa editrice “EDT - Giralangolo” di Torino che si è presentata al pubblico dell’Andersen nella serata conclusiva non solo con la collana premiata (come migliore collana di divulgazione) “Paesi e Popoli del mondo” (motivazione: “riflettere su come l’uomo ha saputo dare vita a civiltà differenti nel corso della sua storia. Conoscere le comuni origini della specie umana e imparare ad apprezza re la ricchezza che deriva dalla varietà di culture rappresenta un insegnamento di grande valore etico, una lezione importante per superare il pregiudizio razziale”) ma anche con il grande albo di Guia Risari (illustrato da Ilaria Urbinati,  € 11,00), Il cavaliere che pestò la coda al drago in cui l’autrice (sempre bravissima) tocca temi della tradizione fiabesca e li svolge con quell’originalità e quell’ironia che troppo spesso mancano agli autori e ai libri per l’infanzia.