Spero che la visita di papa Francesco abbia dato qualche salutare scossone a questa città dove, troppo spesso, anche noi disillusi siamo legati alle cautele del “maniman” e non osiamo andare “più in là”, magari “controcorrente” come farò io, ora, riprendendo il discorso su Sampierdarena dove l’avevo lasciato: qualche tempo fa, su questo stesso sito avevo diffuso un Progetto per Sampierdarena che riprendeva alcune indicazioni delle “Officine sampierdarenesi” e le integrava con altre derivate dalla mio essere sampierdarenese fin dalla nascita…. Non volevo rubare il posto a nessuno né fare “carriera” politica; il Progetto per Sampierdarena era frutto del fatto che continuo a immaginare la politica (soprattutto quella locale) come servizio alla comunità e non autoreferenzialità. Avrei dunque voluto che a Sampierdarena:
Autore: admin
Progetto per Sampierdarena – Municipio Centro Ovest
Nonostante possa vantare un “pedigree” sampierdarenese da diverse generazioni e attualmente occupi (ancora per pochissimo) la posizione di assessore comunale alla Scuola, Biblioteche e Politiche giovanili, in questi cinque anni non sono stato troppo coinvolto nelle vicende del Centro Ovest, direi anzi che il Municipio II è stato quello con cui ho avuto meno contatti.
Sono ormai passati quindici giorni dall’appuntamento della Fiera internazionale del Libro per Ragazzi ed io, tornato (ancora per poco) alle consuete problematiche amministrative, mi sono preso un piccolo spazio di tempo per riflettere sui miei giorni bolognesi (e non solo).
Camillo Sbarbaro grande poeta italiano scrisse in un suo “truciolo”: “Firenze vuol dire…” e inseriva una serie di attributi a ricordare i “giorni dell’opulenza”; se io scrivesse “Bologna vuol dire…” segnerei con evidenziatore “Fiera Internazionale del libro per Ragazzi”… è dal 1974 che la frequento (ho saltato forse due edizioni) e ogni anno per me non costituisce solo fonte di aggiornamento professionale ma occasione di incontro, di condivisione, di riflessione. Inserisco di seguito un po’ dei libri pervenuti, completerò le segnalazioni dopo Bologna cercando, nelle giornate di Fiera, di mettere sul sito qualche avvenimento di rilievo.
Ci eravamo incontrati a fine ottobre a Roma per la scelta delle cinquine della seconda edizione dello Strega Ragazzi e ci eravamo salutati dandoci appuntamento a Bologna, in Fiera, per la premiazione dei vincitori…
Come sempre sono in ritardo sui tempi delle uscite arrivo ad inizio 2017 a dar conto di quanto mi è pervenuto nel secondo semestre del 2016; presento comunque un bel numero di libri convinto come sono che un buon testo possa durare più dell’occasionalità dell’uscita (non inserisco volutamente “prodotti” legati alla dimensione seriale o filmica, a schemi editoriali dove il libro diventa pretesto per ritagliare abiti, a contenuti e illustrazioni di bassa qualità). Buona lettura e Buon Anno Nuovo.
Arrivo all’appuntamento estivo con le novità quasi a fine estate; i lettori mi perdoneranno ma gli impegni amministrativi mi obbligano a concentrare nel momento delle ferie i miei spazi di lettura. A mia parziale discolpa torno però a ribadire che i buoni libri durano più di una stagione e quelli qui presentati sono buoni libri…
Giungo all’appuntamento natalizio con il consueto ritardo, l’anno è iniziato e quindi come al solito mi scuso se qualche libro “natalizio” sarà segnalato fuori tempo massimo (i libri belli durano comunque più di una stagione). Alcune considerazioni generali relative ovviamente al solo mio “osservatorio”: gli albi e i libri per i più piccoli tengono sempre banco e in generale mantengono un buon livello qualitativo; più deboli le proposte editoriali dedicate ai bambini 6 – 10 anni mentre notevole copertura ha la fascia adolescenziale soprattutto verso l’età più alta: il rischio è un po’ quello del ripetersi di temi quasi obbligatoriamente “giovanili” (estraneità al gruppo, disagio, delusioni, amori, disattenzioni dei grandi) e il mio consiglio è di lasciarsi guidare dal proprio gusto di lettori capaci di distinguere fra banalità narrativa e incisività, fra ovvietà e originalità. Nel settore Profili all’interno dello spazio dedicato alle Riflessioni, troverete una nuova “occasione” specificatamente dedicata a segnalazioni di temi, di autori e di collane che per la loro peculiarità meritano uno spazio e un’attenzione diversa; mi rendo conto di aver già utilizzato questa modalità in altre occasioni ma ora vorrei farlo con maggiore costanza magari allargando l’orizzonte dei nomi.
Ho ritrovato, dopo quasi mezzo secolo, un antico compagno di scuola, Paolo Amaro, di cui avevo perso le tracce, ha trascorso all’estero gran parte della sua vita e ha soggiornato a lungo, per motivi di lavoro, in regioni dai nomi improbabili, che solo un appassionato cultore di geografia sarebbe in grado di rintracciare sul planisfero; Paolo non è mai stato troppo in contatto con il nostro paese ma da quando è in pensione ha cercato di recuperare il tempo perduto, di documentarsi, di capire la realtà di oggi attraverso quegli anni anche tragici che abbiamo attraversato. Quando ci incontriamo (non molto spesso perché la pensione non ha fermato il suo nomadismo ora limitato all’Europa) mi colpisce sempre la lucidità di certi suoi interventi, ma soprattutto mi colpisce lo stupore con cui guarda l’Italia (e gran parte degli italiani) di oggi. È per questa ragione che ho deciso di dedicargli uno spazio sul mio sito (Paolo non ama la “chiassosità della folla mediatica” e non c’è modo di fargli capire la differenza fra la democrazia della rete e l’autoritarismo di certe reti televisive), cui, quando vorrà, aggiungerà, mio tramite, qualcosa.
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