Care lettrici, cari lettori,
per facilitare la consultazione di queste lunghe pagine dirò che questo nostro appuntamento si divide in due parti: la prima, Buon 2021 con tanti libri, è decisamente densa e ha al suo interno le seguenti ripartizioni:
 ***Albi
*** Altri albi, cartonati, giochi, divulgazione, testi per i più piccoli
*** Da 7 a 8 anni
*** Da 9 a 11 anni
*** Da 12 a 13 anni
***  Storie a cavallo
*** Oltre i 14 anni
*** Biografie, divulgazione, socialità e altro
*** Graphic novel e fumetto
*** Poesia
*** Libri ricevuti
*** Riviste
*** Un po’ di Liguria
*** Roberto Piumini
*** Studi sulla letteratura per l’infanzia
*** Rodariana
La seconda parte Natale 2020 qualche titolo dà conto di alcuni libri segnalati per lo scorso Natale.

Come al solito arrivo con ritardo all’appuntamento con le novità che in questi ultimi mesi mi sono pervenute: potrei indicare mille ragioni ma non è il caso; l’importante è riuscire a mantenere il rapporto con quanto la nostra editoria ha prodotto e soprattutto continuare a riflettere su autori, illustratori, generi e temi senza la paura della “contaminazione”… mi spiego: ritengo che per un docente universitario (la “categoria” alla quale appartenevo) avere lo sguardo fisso anche su quanto l’industria editoriale produce non sia tempo perso né renda più fragile il ruolo della ricerca accademica. Purtroppo oggi i burocratici “giochini” sulle tipologie e sui numeri dei titoli accademici utili a superare i concorsi rendono quasi obbligatoria una parcellizzazione della ricerca specialistica e poco utile, viceversa, la “dispersione” giornalistica sulle novità editoriali. Chi lo fa sa che comunque la sua meritoria attenzione all’attualità editoriale non sarà accademicamente premiata e i suoi contributi specifici (articoli, recensioni) non varranno nulla in sede di giudizio; un tempo nei concorsi non erano criticamente valutati ma almeno una formula tipo “al lavoro di ricerca il candidato unisce una proficua e intelligente attività giornalistica sull’argomento” indicava un merito, un’attenzione divulgativa che non disonorava… Oggi tutto questo a livello concorsuale non vale nulla… “Meglio così – obietterà qualcuno- la matematica dei conteggi ci salva dalla discrezionalità dei giudizi”… Può anche essere vero, resto convinto comunque che non perdere di vista l’attualità editoriale sia un buon impegno, quasi un dovere professionale, per chi nei nostri Atenei si occupi di Letteratura per l’infanzia ed è per questo che voglio dedicare oggi “Libri ricevuti” ai docenti della materia che ormai stabilmente insegnano nelle nostre Università: appartengono a una generazione molto diversa dalla mia ma in moltissimi di loro ravviso quella meritoria attenzione (gratuita, cioè non accademicamente considerata) alla produzione editoriale contemporanea che fa ben sperare per il futuro.
E veniamo alle novità che hanno caratterizzato questi ultimi mesi segnalando, fra l’altro, che la pandemia ha certo ritardato la produzione ma non ha danneggiato la qualità dei prodotti che in generale resta alta. Comincio – come di consueto – dagli Albi mantenendo la distinzione fra questa sezione dove l’attenzione alla qualità artistica del prodotto mi sembra superare i confini dell’età di fruizione e l’altra (Albi, cartonati, testi per i più piccoli) che lega il prodotto (sempre di buon livello) a un’idea di consumo vincolato all’età.

***Albi

BEISLER 
Quint Buchholz (trad. Bice Rinaldi), C’è un tempo per ogni cosa, € 16,00
Parte dai versetti della Bibbia Quint Buchholz per mettere in evidenza tutte le contraddizioni della nostra natura: un testo che attraverso immagini di grande valenza simbolica pesca nel profondo e fa riflettere.

CAMELOZAMPA
Ho sempre apprezzato gli editori capaci di non accontentarsi (soprattutto per quanto riguarda le traduzioni) dei testi più recenti e di “pescare” anche nel passato sia esso prossimo o remoto; in queste recenti pubblicazioni CameloZampa dimostra ancora una volta intelligenza e finezza perché offre albi di carattere diverso: due sono di ardita, intelligente costruzione, Mister BLACK (€ 16,90) di Catalina González Vilar & Miguel Pang e Luci nella notte (€ 15,90) di Lena Sjöberg (soprattutto quest’ultimo mi ha colpito perché fa emergere la vita dal buio della notte; due sono “scommesse” coloratissime e gioiose affidate a nomi giovani ma già significativi nel campo della scrittura e dell’illustrazione (Carolina D’Angelo – Flavia Sorrentino, La giungla di Tommy, € 14,00 e Monica Filipina, La musica di Ettore, € 15,00); tre, infine, sono preziosi ricuperi: Gattaccia maledetta! (€ 16,00) di Tony Ross (trad. Sara Saorin) è del 2013 e colpisce per la simpatia con cui l’autore racconta la piccola storia di una gatta “combina guai”; Posso essere tutto! (€ 16,00) di Jerry Spinelli e Jimmy Liao è del 2010 e Bruno Tognolini traduce con la consueta bravura le semplice e felicissime rime di Spinelli: il bambino che immagina le più disparate occupazioni di quanto sarà grande è un piccolo inno alla fantasia e alla speranza. Andiamo ancora più indietro nel tempo con La fiaba di Harold (€ 15,90) di Crockett Johnson (trad. Sara Saorin):
siamo nel 1960 e le avventure dello straordinario personaggio in pigiama che con pochi tratti di matita viola fa fiorire un giardino segnano davvero un percorso nuovo nella produzione di albi per l’infanzia, un percorso che mette al centro il bambino, le sue ingenuità e i suoi sogni. CameloZampa aveva già recuperato Harold e la matita viola e il nuovo albo indica un interesse che speriamo continui.

CARTHUSIA
Ho più volte dichiarato la mia simpatia per Carthusia e per la sua ormai lunga storia editoriale fatta di innovazione, finezza e qualità: in Non dubitare dei sogni (€ 17,90)
i versi della giapponese Akiko Yosano (1878 – 1942) tradotti da Luca Capponcelli  (la cura dell’albo e della collana “tutta al femminile” è di Teresa Porcella) trovano nelle illustrazioni di Sonia Maria Luce Possentini un grande spazio delicato che amplifica emozioni e sentimenti. Favola, € 15,90 di Massimo Papini e Arianna Papini è un piccolo albo dove Arianna con la poesia che caratterizza da sempre le sue figure illustra una delicata e profonda avventura-favola di suo padre grande neuropsichiatra infantile scomparso da qualche anno ma sempre presente nel ricordo. La bravura di un editore si misura anche sulla varietà dei prodotti, sul non fermarsi a una linea ma giocare su contenuti e modi di illustrazione diversi: così Carthusia in una collana dedicata al Festival della Cultura Creativa (edizione 2020) fa uscire di Alberto Casiraghy La natura sa quasi tutto (€ 20,00) illustrati da Sonia Maria Luce Possentini e Gabriel Pacheco: si tratta di stupendi aforismi (valga uno per tutto: “Ogni giorno pianto un albero/per capire le mie radici) che parlano di emozioni e valgono più di tanti ampollosi discorsi sul rispetto della natura. La casa editrice ha poi sempre riservato attenzione ai temi civili, ha guardato alla socialità come elemento indispensabile per la crescita, ha collocato il rispetto dell’altro al centro dei suoi temi; non stupiscono perciò i molti progetti portati aventi con Enti e Associazioni, l’ultimo in ordine di tempo è quello con l’Associazione Genitori Bambini Sordi Onlus che ha dato vita all’albo Io sono sordo (€ 15,90) scritto da Manuela Marino Cerrato e illustrato da Annalisa Beghelli: il forte impatto delle immagini ci accompagna con equilibrio e intelligenza dentro le emozioni di un bambino sordo. Di valenza civile è anche Donne avventurose che hanno fatto grande MILANO (€ 20,00) di Patrizia Zelioli, Ilaria Mauriello ed Elena Tarantola dove efficaci ritratti integrano essenziali e complete schede biografiche delle molte figure femminili che attraverso i secoli hanno onorato Milano con la loro scienza, la loro arte, la loro testimonianza. Più leggeri nelle trame ma altrettanto vivaci ed efficaci anche nelle illustrazioni la storia di La piccola volpe rossa (€ 16,90) di Annalisa Beghelli ed Emanuela Nava e soprattutto la divertentissima lingua inventata da Emanuela Bussolati in Piripù Bibi (€ 14,90) in cui la sonorità non è fine a se stessa ma lega insieme intonazioni di voce, movimenti del corpo, emozioni.

CURCI YOUNG
Cecilia Pizzorno – Ester Seritti (ill. Giulia Orecchia), Canti dal mondo. Viaggio musicale alla scoperta dei popoli, € 19,00  Risulta sempre difficile parlare di testi nei quali in un modo o nell’altro si è coinvolti; in questo caso si tratta del lavoro di Cecilia Pizzorno e Ester Seritti che attraverso 20 brani (canti e basi e brani d’ascolto) ci porta in giro per il mondo; se mi si consente l’autocitazione dalla prefazione si tratta di un testo che “mette al centro parole, suoni e immagini, riporta alla luce ritmi di culture popolari diverse, non si chiude nella gabbia di pochi fruitori ma si rivolge ad un’ampia platea che va dall’infanzia agli adulti…”. Conosco da anni Cecilia Pizzorno, ne apprezzo la professionalità e la passione, doti che porta nella sua attività pubblicistica, nei laboratori per bambini e adulti e all’interno di “Nati per la musica” e questo testo (con un codice si può accedere alla playlist online per ascoltare i brani) conferma la bravura sua e di Ester Serilli. Le illustrazioni di Giulia Orecchia arricchiscono l’albo, ne aumentano la leggerezza e (è il caso di dirlo) la cantabilità.

 EDIZIONI CORSARE
Guia Risari – Daniela Iride Murgia, Avanti tutta!, € 18,00
Sara Marconi – Daniela Costa, Il vestito di Lia , € 18,00
Mi piacciono gli albi in cui la suggestione delle immagini si integra perfettamente con il testo formando uno spazio unico in cui perdersi e ritrovarsi: Guia Risari è maestra di immaginario e di atmosfere e la salita verso l’alto del giovane protagonista su “due pali lunghissimi, così lunghi che non se ne vede la fine” assume fin dall’inizio i caratteri di un percorso di conoscenza, stupore,  emozione. L’essenzialità leggera delle parole – ed è questo l’aspetto che più mi ha colpito – si allarga e muove verso l’alto con le tavole di Daniela Iride Murgia (avevo già avuto modi di apprezzare con il “Premio Rodari” la sua Una foglia sempre per Edizioni Corsare su testo di Silvia Vecchini) che attraggono perché sembrano costruite fra passato e futuro, su possesso della realtà e gioco surreale; il vuoto e il silenzio della pagina bianca sono segnati da figure e cose che invitano ad andare oltre, a capire con Montale che “tutte le immagini portano scritto: / più in là.
Meno intenso dal punto di vista delle suggestioni ma altrettanto riuscito il secondo albo che, attraverso la breve storia della piccola pianista Lia, dà un senso alle paure e alle aspirazioni dell’infanzia.

EINAUDI RAGAZZI
Bella Ciao. Il canto della Resistenza (ill. Lorena Canottiere, con un pensiero di Daniele Aristarco), € 15,00
Chi dire di questo grande albo che ci propone un canto che fa parte dell’immaginario collettivo?  Daniele Aristarco nell’intensa nota conclusiva cita le sue “parole vere, semplici, universali” che  “cantano la libertà” e ne evidenza la notorietà nel mondo come espressione del “desiderio felice di parteggiare, di fare la propria parte nella Storia”. Non aggiungo altro sul testo ma rifletto invece sul potere delle immagini: Lorena Canottiere, ottima illustratrice e autrice di fumetti, colma gli spazi affidandosi soprattutto alle suggestioni del colore, all’originalità delle prospettive, alla creazione di movimenti  avvolgenti che catturano il lettore. Ancora una volta la casa editrice si è mossa nel duplice segno dell’impegno civile e della scelta di qualità.

GIRALANGOLO – Sottosopra
Linda Elovitz Marshall – Ilaria Urbinati (trad. Miriam Pedata), La vita straordinaria di Beatrix Potter e la storia di Peter coniglio, € 13,50
Molti anni fa una bravissima studentessa mi propose una tesi sull’opera di Beatrix Potter, accettai con un po’ di riluttanza perché mi sembrava che poco si potesse aggiungere a quanto già si sapeva, ne uscì invece un lavoro denso di riferimenti e di intuizioni critiche ma soprattutto ricco di notazioni su quel paesaggio che circondò la scrittrice per quasi tutta la vita e fu fonte continua di ispirazione letteraria ma anche di impegno pratico nell’attenzione verso piante e animali. La studentessa fece il suo “pellegrinaggio” fra archivi ma soprattutto visitò i luoghi, li fotografò e restituì un materiale interessante, utile anche a capire non tanto la scrittura quanto la dimensione figurativa. Dico questo perché l’albo molto semplice ma  ben costruito mi ha riportato indietro nel tempo e mi ha fatto riassaporare il piacere di una sensibilità e di un’intelligenza creativa femminile (non a caso la collana Sottosopra è dedicata “all’identità di genere e contro gli stereotipi” e la bravissima illustratrice Ilaria Urbinati dedica l’albo a Grazia Nidasio “una grande artista e un’ispirazione”.

IL CASTORO
Daniel Salmieri (trad.Loredana Baldinucci),  Lupo e Orsa, € 18,00
Cristina Bellemo – Simona Mulazzani, Amelia, € 14,00
Cori Doerrfeld (trad. Loredana Baldinucci), Ascolta, € 13,50
Sophie Blackall (trad. Giusy Scarfone), Se vieni sulla terra, € 19,00
Quattro albi di ottimo livello: la storia di un’amicizia fra due animali diversi (un giovane lupo e una giovane orsa) immersa in un paesaggio figurativo costruito dall’autore con indubbia bravura; altrettanto delicata, grazie anche all’illustratrice Simona Mulazzani, l’esperienza della pecora Amelia che cerca domande e risposte nei prati, fra gli alberi, nel cielo stellato. Più leggero Ascolta dove  il simpatico Timmy alle prese con i mattoncini per costruire “qualcosa di speciale” incorre in simpatiche disavventure. Pieno di personaggi e situazioni l’ultimo albo: un percorso che ci aiuta a capire che tutti facciamo parte di un unico bellissimo mondo.

KALANDRAKA
Pietro Gottuso, Dal 1880, € 16,00
Sono sempre colpito da chi, attraverso le illustrazioni di cose e persone, riesce a darci idea del tempo che scorre, dei secoli che passano modificando sensibilità, sguardi, modi di approccio. Per questo motivo ritengo, ad esempio, che La casa del tempo di Roberto Innocenti sia un capolavoro assoluto: una casa che dal 1900 al 1999 sa parlarci della storia, degli abitanti, dell’esistenza stessa di chi la abita. Nell’albo senza parole Dal 1880 Pietro Gottuso mette al centro di ogni tavola il portone di un edificio che ha ai lati due negozi, uno è una libreria e il racconto si snoda, di decennio in decennio, raccontandoci i cambiamenti di insegna dei due negozi, cambiano le persone, i loro vestiti, le famiglie, i mezzi di trasporto; ci sono momenti storici drammatici e bui come nel periodo di guerra ma l’insegna antica della libreria resiste fino al nostro decennio quando al suo posto compare una bottega di frutta e verdura…L’albo, che meritatamente ha vinto il XIII Premio Internazionale Compostela per Albi illustrati, lascia spazio a molte riflessioni, in particolare mi hanno colpito il mascherone del Tempo che sopra il portone guarda impassibile la storia degli uomini e il libraio del 1880 che compare fuori della porta nella prima tavola guardando avanti e nell’ultima tavola si allontana con il suo abito démodé togliendosi il cilindro: fine di un’epoca? Siamo insomma davanti a un lavoro di grande spessore dove la bravura dell’illustratore non è solo tecnica compositiva ma intelligenza critica, non è solo colore ma profondità di pensiero.

MATILDA EDITRICE
Maria Grazia Anatra – Sonia Maria Luce Possentini, La bambina che aveva parole, € 14,00
La storia racconta la crescita di Nina da bambina a donna, a madre: una storia segnata da momenti difficili nell’infanzia ma costruita positivamente grazie a un ambiente che ha saputo cogliere il meglio di lei e valorizzarla. Il ritorno con la figlia ai luoghi dell’infanzia e alla vecchia giostra con i cavalli che vedeva da bambina segna la chiusura di un cerchio, un ulteriore passo verso la felicità. Il racconto è ben condotto e le illustrazioni affidate a Sonia Maria Luce Possentini (inutile ribadirne la bravura) ne valorizzano gli aspetti poetici ed evocativi.

ORECCHIO ACERBO
Metto vicini gli ultimi prodotti  della casa editrice romana e francamente non so che altro aggiungere, in linea generale, alle tante positive affermazioni che ormai da anni caratterizzano il mio approccio: parto dai molti scaffali della libreria dedicati ad Orecchio acerbo (le mancanze rispetto al catalogo storico sono pochissime) al piacere di riprendere in mano questo o quell’albo per seguire i percorsi di temi e stili… Anche fra le novità ho l’imbarazzo della scelta e parto da uno stupendo Rudyard. Il bambino con gli occhiali (€ 16,00) di Cinzia Ghigliano per svariati motivi: il primo molto personale perché il segno, i visi, le scene, i colori, insomma la straordinaria dimensione pittorica di Cinzia Ghigliano fanno parte  del mio immaginario da moltissimi anni, il secondo perché  mi trovo sempre d’accordo quando qualcuno prova a raccontare l’infanzia di un autore, è lì, infatti, che si trovano le origini della sua storia intellettuale, le basi di una poetica: con poche parole e molte straordinari figure Ghigliano ricostruisce il percorso infantile di Rudyard Kipling: è un racconto documentato e poetico, serio e suggestivo, il grigiore dell’Inghilterra e i colori dell’India, la malinconia e il sogno che approdano per Kipling ai grandi esiti della sua narrativa e a noi comunicano – grazie a questo albo – l’importanza di continuare a guardare alle profondità di ogni infanzia. Questo spazio dedicato a un solo albo non deve farmi dimenticare ingiustamente gli altri, tutti sicuramente originali: il divertente mondo animale (umanissimo) di Hélene Lasserre e Gilles Bonotaux  in  Meravigliosi vicini (trad. di Paolo Cesari, € 15,00); la delicata storia di Piccolo in città (€ 15,00) di Sydney Smith dove il colore grigio e biancastro della neve trasuda malinconia e il bambino che cammina solo arriva finalmente, nell’ultima doppia pagina, a una porta rossa e all’abbraccio con una figura adulta rassicurante che apre lo spazio alla speranza: “Ce la farai” è la conclusione stupenda… Diamanti (€ 15,00) di Armin Greder ci porta in grandi, avvolgenti immagini nere (qualcuno ha parlato di suggestioni legate al Goya di Pitture nere) e racconta praticamente senza parole la tragedia di un’umanità schiavizzata per cavare diamanti nelle miniere del Congo e movimentare così un sordido, proficuo commercio fra pietre preziose, armi ed “alta” economia: la storia si snoda come sogno-incubo di una bambina europea che fa domande alla mamma borghese “utilizzatrice finale” dei diamanti e in realtà gioca con il lettore costringendolo a una presa di coscienza su quanto troppo spesso è sotto gli occhi di tutti ma per comodità non viene visto; l’albo è nato dalla collaborazione di Orecchio acerbo con  Amnesty international Italia e depone una volta di più a favore di una produzione che non sia solo piacere superficiale per gli occhi. Dedicato al famoso “distanzianziamento” che in tempi di pandemia è diventato parola d’ordine è Un metro (€ 13,00), piccolo albo di Sara Gomel (ill. Chiara Ficarelli) allungabile appunto fino ad un metro che si apre a un’originale riflessione su quella distanza che  oggi tanto ci pesa. Altro divertente albo che sconvolge l’ordine costituito delle fiabe è I tre porcellini (€ 14,50, trad. Lucia Feoli) di David Wiesner dove la storia tradizionale viene felicemente stravolta in soluzioni anche figurative imprevedibili. Per avviarmi alla conclusione di questa carrellata fra i titoli della casa editrice entro in un universo a me caro, quello dei classici di Giulio Cesare Croce (1550 – 1609),  Le sottilissime astuzie i Bertoldo (1606) e Le piacevoli et ridicolose simplicità di Bertoldino (1608, con l’aggiunta della Novella di Cacasenno, figliuolo del semplice Bertoldino (di Adriano Biancheri): sono storie emblematiche di quella letteratura carnevalesca, troppo spesso ignorata dalle storie della letteratura, che costituisce invece la rilevante testimonianza di una produzione popolare che dava spazio alla lingua, alla condizione e alla protesta del mondo contadino e subalterno che non aveva voce negli schemi della letteratura “ufficiale”: l’albo Bertoldo Bertoldino e Cacasenno (€16,00) di Serena Quarello e Michele Rocchetti tiene conto di tutto questo e ci restituisce una sintesi testuale e figurativa che coglie perfettamente il grottesco delle situazioni e lo rende vicino alla nostra sensibilità contemporanea.

ORECCHIO ACERBO
Alice Barberini, In the tube (€ 16,00)  
Conoscevo Alice Barberini solo per i due albi pubblicati da Orecchio acerbo che a suo tempo avevo segnalato: se non per due altri lavori editi da Orecchio acerbo: Il cane e la luna (2015) stupenda storia di solitudini risarcite e soprattutto Hamelin. La città del silenzio (2017) che al di là dell’originalità della trama (la città che vieta la musica, l’infanzia che scompare… tanti temi importanti per chi si occupa di cultura dell’infanzia) è un capolavoro per quello che riguarda la struttura figurativa, dai dettagli delle singole scene alle variazioni di colore che seguono i tempi del racconto, all’eleganza del tratto. Oggi con il silent book In the tube (€ 16,00) Barberini conferma l’eccellenza della sua produzione: anche qui l’originalità dell’argomento (il protagonista, un bambino, cerca la sorella maggiore nella confusione della metropolitana di Londra) è supportata dalla “robustezza” della dimensione figurativa perché ogni tavola è un racconto, ogni sequenza narrativa ci “parla” da una prospettiva diversa: se mi occupassi di cinema penserei che la “ricchezza” di In the tube come prodotto filmico stia nella capacità del regista di giocare fra campi e piani, fra spazi ripresi da lontano ma ricchi di umanissimi particolari a primissimi piani e dettagli che rivelano una sensazione, uno stato d’animo… insomma anch’io, grazie all’albo di Barberini, mi son perduto in metropolitana…

*** Altri albi, cartonati, giochi, divulgazione, testi per i più piccoli
La parte maggiore della sezione è dedicata a Gribaudo e poiché diventa difficile articolare un discorso completo sulle novità pervenute mi limiterò a dedicare qualche nota ai testi che reputo più significativi mentre indicherò gli altri con la semplice citazione del titolo.

G R I B A U D O – Gli appendilibri
Giraffa usa il vasino, € 7,90
Panda fa la nanna, € 7,90
Serie australiana di simpatici ed elementari cartonati a forma di appendiabiti.
G R I B A U D O – amico Lupo
Orianne Lallemend – Éléonore Thuillier, LUPETTO ama la sua nonna, € 9,90 Orianne Lallemand – Éléonore Thuillier, Lupetto mangia solo pastasciutta [i primi utensili per la pappa: un piatto, una scodella, una forchetta e un cucchiaio], € 24,50
Orianne Lallemand – Éléonore Thuillier, Il libro della calma di LUPETTO, € 9,90
Orianne Lallemand – Éléonore Thuillier, Cerca e trova con LUPO, € 19,90
Orianne Lallemand – Éléonore Thuillier, Il gioco del LUPO – Indagine al museo, € 14,90
Orianne Lallemand – Éléonore Thuillier, Lupetto ama…Babbo Natale – la sua mamma – il suo papà – la sua nonna – la sua maestra [5 volumetti in cofanetto], € 19,90
Orianne Lallemand – Éléonore Thuillier, La valigetta dei primi passi di Lupetto con 4 volumetti: le forme – i colori – i numeri – gli opposti, € 19,90
Orianne Lallemand – Éléonore Thuillier, Diventa grande con Lupetto con 4 volumetti Lupetto usa il vasino, Lupetto vuole il ciuccio, Lupetto ha paura del buio, Lupetto si lava da solo, € 19,90
Mio nipote Giacomo, 4 anni, si diverte moltissimo con tutte le piccole storie di Lupetto e non gli dispiace neppure che le narrazioni abbiano diramazioni verso gli oggetti, i giochi ed ogni altra forma di merchandise che investe la fortunata serie. Certo potremmo storcere il naso davanti alle tematiche “prefabbricate” dei diversi libretti (le scoperte, l’accettazione di sé, l’amicizia) ma devo dire che il personaggio è davvero ben riuscito quindi onore al merito di Lallemend e Thuillier che hanno costruito percorsi intorno alla simpatia di un personaggio.
E visto che ho parlato di un personaggio importato da Gribaudo, che all’interno del gruppo Feltrinelli sembra specializzarsi in albi e cartonati per la prima infanzia, segnalerò l’attenzione particolare che l’editore ha verso la serialità, verso, cioè, personaggi e testi disponibili a un rapido e divertente consumo: penso alle serie “Storie di 4 zampe” con il simpatico personaggio di Simone il procione (Sophie de Mullenheim – Romain Guyard, Simone il procione e la casa nuova e Simone il procione ha la testa fra le nuvole, ognuno € 9,90, “Fox baffi d’acciaio” con una volpe pompiere (Andrea Salaris – Chiara Balzarotti, Incendio e uova sode; Operazione tigre volante; Allarme: api a scuola, ognuno € 9,90)e “Cerca e Trova” in collaborazione (come la serie del procione) con la francese Auzou che in due cartonati di grandi formato (Benjamin Bécue, Il castello del principe Disastro e Il castello della principessa Disordine, € 13,50 ognuno) invitano a scoprire oggetti nelle coloratissime e sovrabbondanti scene. Più interessanti dal punto di vista tematico e grafico la breve, divertente versione che Sophie Fatus dà di Le sei storie di Alice nel Paese delle Meraviglie (€ 9,90) e la storia di Peter Horáček, Il posto più bello del mondo (€ 12,90) giocata attraverso colorate e semplici immagini sulla scoperta del “mondo” (un prato) da parte di una simpaticissima Lepre.

Anna Llenas, Diario agenda del mostro dei colori, € 16,90
Simpatico diario per i piccoli che cominciano a scrivere.

AAVV, Imparo con i magneti LO SPAZIO, € 21,95
Scatola-gioco che porta il bambino nello spazio: ricostruire con i magneti il sistema solare, viaggiare su una navicella spaziale… un’avventura divertente e istruttiva.

Sempre di Gribaudo ho consapevolmente riunito in un’unica voce una serie di volumi che paiono indicare la volontà dell’editore di muoversi su una strada che la letteratura per l’infanzia ha spesso praticato, quella delle antologie costruite sotto il segno di le più… In ogni caso buona la cura dei testi, un po’ deboli, forse, per quanto riguarda le illustrazioni che non brillano per originalità.
Luca Azzolini, Le più belle storie di dinosauri, orsi, balene e altri animali giganteschi (ill. Laura Giorgi), € 12,90
Paolo Valentino, Le più belle storie di ragni, farfalle, coccinelle e altri animali minuscoli (ill. Sara Benecino), € 12,90
Lorenzo Cingoli (ill. Elisa Bellotti), Le più belle storie di Vichinghi e dei miti nordici, € 14,90
Luisa Mattia (ill. Elisa Bellotti), Le più belle storie di Re Artù e dei cavalieri della tavola rotonda, € 14,90
Valentina Camerini (ill. Elisa Bellotti), Le più terrificanti storie di fantasmi, € 12,90
Maria Loretta Giraldo (ill. Barbara Bongini), Le sei storie della buonanotte, € 9,90
Dolores Olioso (ill. Laura Giorgi), il nuovo cantafiabe dei bimbi (con CD), € 14,90

G R I B A U D O – Storie vere di animali fenomenali
Camilla de la Bedoyere – David Dean, Eroi a quattro zampe, € 15,90

QUID + G R I B A U D O
Barbara Franco (a cura di), Senti come parlo, Come aiutare il tuo bambino a dire le sue prime parole, € 16,90 è 1-3 anni (con libro guida per adulti)
Barbara Franco (a cura di), Tante paure, senza paura, 13 storie per diventare bambini coraggiosi, € 16,90 è 2-6 anni (con libro guida per adulti)
Barbara Franco (a cura di), Alla scoperta del buonumore – Aiuta il tuo bambino a trovare il lato positivo delle cose, € 14,90 è 2-6 anni (con libro guida per adulti)
Barbara Franco (a cura di), Leggiamo ad alta voce, 12 storie per scoprire il potere della voce e trasmettere le emozioni, € 16,90
Grandi volumi costruiti su temi rilevanti per l’infanzia
Il RUBASILLABE – Giochi di ortografia con i suoni difficili (con libro-guida per adulti), € 16,90

Il nuovo cantafiabe dei bimbi (ill. Laura Giorgi), € 14,90
Un solido cartonato che contiene 9 fiabe classiche lette e cantate (è allegato un CD)

Nonno, mi racconti quali sono le cose importanti? Alla scoperta dei valori di ieri e di oggi, (ill. Chiara Casale), € 13,90

Sara Agostini (ill. Laura Giorgi), Le sei storie dei valori, € 9,90

IL CILIEGIO
Teresa Capezzuto – Albertina Neri, La giornata è più bella, € 12,00
Breve storia semplice nella trama e nelle illustrazioni; destinata ai più piccoli la scoperta della vita e della quotidianità con un occhio alla fantasia e all’ottimismo dell’infanzia.

KALANDRAKA – libri per sognare
Antonio Sandoval – Emilio Urberuaga, L’albero della scuola, € 14,00
Christian Voltz, Una merenda deliziosa, € 14,00
Marina Núñez – Avi Ofer, Acchiappascguardi, € 14,00
Tre albi diversi per stili di illustrazione, storie lineari adatte ai primi lettori; fra i tre Acchiappascguardi mi ha convinto di più soprattutto per le illustrazioni dell’israeliano Avi Ofer.

*** Da 7 a 8 anni

CAMELOZAMPA
Guus Kuijer (ill. Marta Baroni, trad. Valentina Freschi), Madelief. Un cervello di maccheroni, € 13,90
Storia di bande di bambini: nulla di drammatico ma solo rivalità che sono gioco: nel romanzo vincono la centralità dell’infanzia, le piccole rivalità, le emozioni, tutto ciò che spesso l’orecchio maturo dell’adulto ha dimenticato. Romanzo divertente e ben costruito.
CAMELOZAMPA – i peli del gatto
Alice Keller (ill. Veronica Truttero), Caro Signor F., € 10,90
Concetta ed Elvira vivono insieme una vita tranquilla ma un ospite indesiderato (un fantasma?) si installa nella loro soffitta… il breve romanzo si snoda fra le imprese delle due amiche impegnate a liberarsi della “presenza” estranea e la stessa “presenza” che scrive lettere a conoscenti e amici raccontando le vicende dal suo punto di vista. Non svelerò l’identità della “presenza” né l’imprevedibile finale, dirò solo che il testo mi ha convinto per leggerezza, estrosità, simpatia; ben riuscite anche le illustrazioni di Veronica Truttero.

EDIZIONI CORSARE – la Collanina
Chiara Ingrao – Davide Aurilia, Storia funambola, € 14,00
Un racconto che ha tutti gli “ingredienti” di una fiaba riuscita: desideri, sogni, incontri con personaggi straordinari, prove da superare; la protagonista Stella che vorrebbe camminare sul filo teso fra due grattacieli come ha visto in televisione, diventa funambola della fantasia e il racconto corre via veloce e divertente.

EINAUDI RAGAZZI
Jacopo Olivieri (ill. Desideria Guicciardini), ORTOGRAFIA FONTS e la valle delle lettere selvagge, € 12,90
Non è facile neppure per uno scrittore di sicura bravura costruire trame divertenti senza scadere nel “già letto”: Olivieri c’è riuscito dando vita a questo originale personaggio di professore esploratore, Ortografia Fonts, che già dal cognome ci apre le porte verso un viaggio tutto “ortografico” e “grammaticale”: come nella jungla audaci esploratori incontrano tribù ancora non toccate dalla civiltà, così il nostro audace personaggio si trova alle prese con una tribù di lettere “selvagge”: riuscirà a portarle  alla civiltà di Vocabolandia? Non racconto il finale che apre lo spazio a qualche riflessione, leggera ma capace di farci capire che nel mondo (come nel mondo delle lettere) c’è posto per tutti. Desideria Guicciardini riesce in modo originale ad animare con le sue illustrazioni la bella avventura di Ortografia Fonts.

FELTRINELLI Kids
Emanuela De Ros, (ill. Francesco Camporeale), Penka la mucca clandestina, € 9,00
Il vero umorista sa ricavare situazioni divertenti, leggère e profonde al tempo stesso, dalle situazioni e dai personaggi più imprevedibili: Emanuela Da Ros costruisce un piccolo capolavoro mettendo al centro una mucca che clandestinamente ha varcato i confini dell’Europa. Equivoci, piccoli (e grandi) paradossi, battute divertenti ma anche immagini suggestive (esempio: “il sole si stava attardando a fare colazione con l’aurora”): siamo davanti a libro capace di divertire (e far pensare) piccoli e grandi.

GLIFO EDIZIONI
Emanuela Busà – Daniela Volpari, Vera la mongolfiera, € 13
In letteratura, soprattutto in quella destinata all’infanzia, tutto è possibile e così non dobbiamo stupirci se in questo romanzo per i nuovi lettori protagonista è una mongolfiera con la paura di volare che a causa di un forte vento perde l’ancoraggio e comincia un’avventura insieme imprevedibile e istruttiva. Un percorso di crescita e di conoscenza mai didattico ma affidato piuttosto alla fantasia di chi scrive all’adeguato contorno di vivaci illustrazioni.

IL CASTORO
Susanna Mattiangeli (ill. Rita Petruccioli), Altre idee, sorprese, storie vere e scherzi d’estate di MATITA HB – che sono io in vacanza!, € 13,00
L’ho dichiarato più volte: non amo troppo perché alla fine mi pare poco produttiva dal punto di vista letterario visto che, quasi inevitabilmente, ricorre a ripetizioni, ovvietà, luoghi prevedibili e comuni… Tutto questo può valere per altri   ma non per Susanna Mattiangeli che in tutta la sua produzione porta un’originalità, un’inventiva, un’esplosione di situazioni che rendono la sua produzione assolutamente originale. È così anche per questa serie di grande successo internazionale e già le prime parole del libro “Sono Matita HB. Tita, per fare prima” danno idea della rapidità di scrittura, della capacità di invenzione, dell’incrociarsi di situazioni e personaggi. Un inno alla fantasia in un contesto seriale: bravissima Susanna e brava altrettanto l’illustratrice.

KALANDRAKA – collana sette leghe
Dora Sales (ill. Enrique Flores), Agni e la pioggia, € 15,00
Storia di Agni, dieci anni, che vive a Bombay e lavora in un lavatoio: storia triste ma aperta alla speranza di un futuro migliore per lui e per tanti bambini nelle sue condizioni, storia non moralistica ma leggera e profonda ad un tempo come le illustrazioni di Enrique Flores.

*** Da 9 a 11 anni

EDIZIONI CORSARE
Francesca Leita, La Città d’Acqua, € 12,00
Prova d’esordio di una scrittrice che ha voluto fare di Venezia la vera protagonista del romanzo: certo ci sono i personaggi (Ina, undici anni, il suo amico Lorenzo, la sua mamma che fa il mestiere raro della creatrice, come da tradizione veneziana, di perle di vetro), c’è il mistero del furto del Libro dei Segreti sulla fabbricazione del vetro a Venezia, ci sono tanti tipi misteriosi e fantastici ma al centro resta la città lagunare soffocata da turismo e inquinamento… Un bel romanzo che fra “giallo” e “magia” riesce a farci riflettere senza moralismi sull’importanza di rispettare l’ambiente e con questo la storia dei luoghi che ci ospitano.

EINAUDI RAGAZZI
Bruno Tecci (ill. Giulia Neri), Montagne da favola, € 14,50
Jolanda Restano (ill. Angelo Ruta), La slitta rossa, € 12,00
Si tratta di libri molto diversi fra loro, quello di Tecci comprende quindici brevi storie in cui protagonista è la montagna: i personaggi esistono e sono ben delineati nelle loro ansie, nei desideri, nei ricordi ma davanti a loro c’è sempre l’aspirazione dell’altezza, il respiro universale delle montagne in qualunque continente esse si trovino: è un respiro forte ma regolare, diverso m costante. Tecci è stato maestro nel trasmetterci senza enfasi il suo rispetto e il suo amore per la natura e dobbiamo augurarci che tanti lettori possano farlo proprio. Libro “ecologico”, dunque, nel senso più alto del termine. Per quanto riguarda il libro di Jolanda Restano faccio una considerazione preliminare sul fatto che in questo “chiassoso” e variopinto mondo editoriale uno sguardo distratto non darebbe valore a libri piccoli di formato con copertina robusta, elegante sopracopertina, entrambe con un’illustrazione non ridondante, lettering finissimo e minimalista… e invece… ecco un piccolo libro che mi ha emozionato proprio perché il testo mantiene le ottime premesse della “confezione” perché la scrittrice racconta un piccolo episodio dell’inverno 1943 quando il territorio di Graglia nel Biellese era terreno di scontro fra repubblichini e tedeschi da un lato e partigiani dall’altro: siamo nell’inverno del 1943, la bambina Graziella è sfollata da Torino nella villa di famiglia a Graglia e lì vive abbastanza spensierata ed è molto fiera dello slittino rosso che aiuta lei e l’amico Silvano a raggiungere la scuola sul terreno innevato; intorno c’è la guerra: c’è il quindicenne Stelvio che fa la vedetta per i partigiani,  c’è la maestra autoritaria che sparisce da un giorno all’altro e ha fatto “una brutta fine” perché spia dei tedeschi, c’è la cattura del partigiano Giovanni che avviene sotto i suoi occhi durante il saccheggio della villa quando per portare via tutti i generi alimentari trovati all’interno i soldati requisiscono il suo slittino rosso e lo caricano di farina, latte, uova, galline. Graziella vede tutto questo con occhi impauriti ma infantili perché l’elemento che più la colpisce è la perdita dello slittino… La storia ha avrà il lieto fine della fuga di Giovanni grazie proprio allo slittino che il partigiano le restituisce ringraziandola per l’involontario aiuto. Perché il breve romanzo mi ha colpito? Perché è sulla linea di Il sentiero dei nidi di ragno di Calvino dove anche il personaggio di Pin vive la Resistenza con gli occhi di un ragazzo, perché, insomma, Restano è riuscita a mettersi “dalla parte della bambina”, ad assumere il suo sguardo, a trasferirci le sue sensazioni. La conclusione è in linea con tutto il racconto: “La bambina rimase qualche secondo lì al cancello, facendo ‘ciao ciao’ con la mano finché Giovanni scomparve del tutto, inoltrandosi nel bosco. Poi si girò di scatto e, trascinandosi dietro la slitta rossa, corse felice incontro a Silvano: ora sì che aveva una bella storia da raccontargli!”. Che altro aggiungere? Forse non occorreva neppure che la scrittrice scrivesse nell’epilogo che il “racconto è tratto da una storia vera” e che “la vecchia slitta esiste ancora” perché la verità sta nel tono leggero, quasi fiabesco che ha impresso alla storia dando testimonianza di un rispetto verso l’infanzia e di un impegno letterario e civile che valgono più di molte pagine “epiche” dedicate alla Resistenza.

GIUNTI
Paola Zannoner, Ti racconto le fiabe, € 18,00
Un “solido” (anche nel formato) libro in cui Paola Zannoner, una delle più significative (e libere) scrittrici di oggi, ci “racconta” una ventina di fiabe, da Il gatto con gli stivali a Cappuccetto Rosso; qualcuno potrà chiedere: “ma la novità dov’è?”. Basta leggere il libro per scoprire tante novità: anzitutto la rivalutazione dell’oralità: Paola raccontava le fiabe ai suoi figli e ai loro amici, ogni tanto aggiungendo al racconto tradizionale qualcosa di suo dimostrando in questo non solo la creatività di un momento ma anche la giusta e radicata convinzione che la fiaba “catalogo dei destini” (Calvino) vive proprio perché è “duttile”, capace di accogliere modifiche, trasformazioni, “aggiustamenti”. In secondo luogo Paola dedica ad ogni fiaba piccole introduzioni e conclusioni, una sorta di cornice (anche qui reminiscenza classica) che non ha nulla di didattico ma costituisce piuttosto la giustificazione dell’occasione del racconto con bambine e bambini che giocano, chiedono, ascoltano e dunque siamo all’interno di una valorizzazione del “tempo del racconto” che può esserci sempre purché l’adulto sappia ascoltare l’infanzia. Se poi voglio aggiungere un riferimento letterario devo dire che Paola si colloca con questo libro sulla scia dei grandi italiani narratori capaci di “giocare” con le fiabe, da Sergio Tofano a Calvino, a Rodari… e in tempi come questi dove l’originalità degli scrittori è cosa rara non posso che mettere in bella vista nel mio scaffale preferito Ti racconto le fiabe.
GIUNTI – Colibrì
Loredana Frescura – Marco Tomatis (ill. Carlotta Notaro, Roberto e le sfidanzate, € 8,90
Simone Toma (ill. Roberta Tettacchio), Trallallà, € 8,90
Sabrina Colloredo, La trappola, € 8,90
Collana di buona qualità questa di Giunti: tre romanzi affidati ad autori di sicura “tenuta”; le trame fresche con protagonisti coetanei dei loro possibili lettori, la buona definizione psicologica dei “tipi”, la leggerezza di scrittura… Fra i tre preferisco Roberto e le sfidanzate che mi pare più “genuino”, ma si tratta comunque di opere dignitose (peccato per le copertine che non trovo troppo felici).

GULLIVER EDB
Elisabetta Sciutto – Liia Sciutto, Il segreto del bosco, € 16,00
Un romanzo ben costruito da due sorelle insegnanti che ha al centro una classe di quattordicenni, ma soprattutto gli amici Richy e Virginia curiosissimi di investigare e di scoprire il segreto di una scrittrice loro amica; correranno molti rischi ma ogni attimo della loro avventura costituirà anche un momento di crescita..

IL CASTORO
Rose Lagercrantz – Eva Eriksson (trad. Samanta Milton Knowles), Il mio cuore ride e saltella, € 12,00
Mi è piaciuta in questo breve romanzo la capacità dell’autrice mi mettere al centro con semplicità le emozioni dell’infanzia, le incertezze, le amicizie; la trama è leggera, ottimistica, ben costruita.

READ RED ROAD
Barbara Ferraro (ill. Sonia Maria Luce Possentini), Gli zoccoli delle castagne, € 14,00
Mi è difficile pensare a questo racconto teso ed evanescente al tempo stesso senza le illustrazioni di Sonia Maria Luce Possentini; lo affermo non certo per sminuire la portata delle pagine scritte ma per confermare che la lettura delle stesse necessitava di un apparato iconografico che ne mettesse con perizia in evidenza tutti gli aspetti (i colori fra il bruno e il seppia, alcuni volti quasi fotografici, le sfumature): sappiamo che l’autrice si è ispirata alla storia di sua nonna bambina poco più che decenne in una Calabria rurale, sappiamo che le bambine spesso seguivano i “grandi” fuori del loro paese per aiutarli in lavori che potevano durare uno o più mesi (dalla raccolta ed essicazione delle castagne, come in questo caso, alle risaiole a Nord), sappiamo, infine, che quei “soggiorni” lontano da casa erano comunque momenti “formativi” di conoscenza e magari restavano unici nell’immaginari… Ferraro è bravissima a legare tutto questo con una capacità di racconto che non si attarda mai sulla denuncia sociale (sarebbe stato facilissimo) ma semmai la fa scaturire dalle sensazioni e dalle scoperte della bambina: il tempo sembra quasi sospeso in quel mondo rurale che emerge sia dalla bellezza della Ninna nanna in dialetto (non a caso valorizzata da un importante intellettuale calabrese dall’Ottocento come Vincenzo Padula) sia da una lingua “pulita” ma sapientemente letteraria e armoniosa. Un piccolo capolavoro…

*** Da 12 a 13 anni

BEISLER – leggi e ascolta
Anna Woltz (ill. Regina Kehn, trad. Anna Patrucco Becchi), Tess e la settimana più folle della mia vita, € 15,80
Romanzo apparentemente consueto nella trama (una ragazzina vuole conoscere il padre che non ha mai incontrato…) ma ricco di inventiva, dinamico e divertente ma non “ozioso” perché ricco di significati pedagogicamente importanti, dall’amicizia all’inquietudine giovanile, dal tema della famiglia al bisogno di avventura.

CAMELOZAMPA
Cilla Jackert (trad. Samanta K. Milton Knowles), Le catastrofi del giorno, € 11,90
Originale romanzo di questa scrittrice e sceneggiatrice svedese su cui l’editore sembra puntare (ha già pubblicato Ci si vede all’Obse): la protagonista, Majken ha undici anni e vive in una specie di bolla con l’ossessione per le catastrofi che investono l’intera umanità e che annota sul suo diario. Ovviamente Majken non ha amici e neppure rapporti troppo positivi con la madre; sarà un cane ad aiutarla a uscire dalla sua “prigione” e a farle scoprire che il mondo non è orribile e pericoloso. La scrittura di Jackert scava in profondità nella psicologia del personaggio senza indulgere però ad ovvietà e moralismi e questo è un dato positivo che rende gradevole la lettura.

CAMELOZAMPA – gli arcobaleni
Robert Westall (trad. Sara Saorin), Golfo, € 10,90
Opportuna nuova edizione italiana di uno dei romanzi più belli e più intensi di Westall (1929 – 1993): il riferimento del titolo è alla guerra in Iraq del 1991 (non a caso il romanzo esce l’anno dopo) ma la trama più che bellica è psicologica e vede la “congiunzione” innaturale di uno dei protagonisti, Figgis, con Latif piccolo soldato dell’esercito di Saddam. La finzione letteraria costruita con intelligenza da Westall ha come narratore Tom fratello di Figgis e tutto questo non fa che accrescere il fascino del racconto (quando lo lessi per la prima volta pensai agli “sdoppiamenti” del personaggio di Ciao, Andrea di Marcello Argilli, contesti diversi, modi diversi ma sicura capacità di affabulazione sull’improbabile)

DE AGOSTINI
Vichi De Marchi, Nato a Hiroshima, € 13,90
I gemelli Alina e Tommaso hanno mamma italiana e papà giapponese, vivono a Tokyo ma si sono momentaneamente trasferiti a Roma per impegni lavorativi e prima del loro rientro in Giappone ricevono la visita del nonno paterno Riku che vuole visitare l’Italia: il romanzo ci porta così all’interno della storia di un nonno che ha vissuto da ragazzo la tragedia della bomba atomica su Hiroshima: i ricordi non vorrebbero uscire, fanno male ma i due nipoti sono tenaci e la storia drammatica prende forza proprio dalla volontà di passare ai nipoti il testimone, di lasciare alle nuove generazioni il compito di difendere quella pace che in tante parti del mondo ancora non esiste.

EINAUDI RAGAZZI
Thibault Vermot, La strada fredda (ill. Alex W. Inker, trad. Silvia Mercurio), € 14,50
Il libro ha suscitato la mia attenzione non solo per le illustrazioni in bianco e nero di sicura efficacia ma anche perché lega al paesaggio l’inquietudine del giovane protagonista, il tredicenne Jonah che con i genitori si è trasferito dalla California in Canada, nello sconosciuto, freddo e inospitale Yukon; un’esplorazione solitaria del territorio cominciata quasi come sfida alla noia e alla solitudine lo porterà a correre rischi ma anche a fare nuove conoscenze. Un percorso formativo, dunque, fatto all’insegna della natura ma soprattutto legato a una scrittura tesa e avvincente.

EINAUDI RAGAZZI
Rosario Esposito La Rossa (ill Giancarlo Ascari e Pia Valentinis), Dietro il muro, € 12,90
Rosario Esposito La Rossa, coraggioso, intelligente e bravo (anche come scrittore) libraio di Scampia, ci propone dieci brevi storie di “muri” che in nazioni e situazioni diverse impediscono a qualcuno (nel caso nostro giovani)  di andare “di là”. Libro “civile”  ma anche spazio di buona letteratura e di ottima illustrazione (Ascari e Valentinis sono stati bravissimi ad interpretare le storie).

EINAUDI RAGAZZI di oggi
Antonio Ferrara, Sangue chiama sangue, € 11,00
Prolifico autore, questa volta Ferrara porta il lettore in un’Albania dove le vecchie faide di famiglia impediscono al protagonista, il quattordicenne Edi, di vivere una vita normale; la vicenda si sviluppa fra rancori e speranze giovanili ma il destino di una legge crudele, del “sangue chiama sangue” avrà ancora una volta la meglio. Il “mestiere” di Ferrara ci consegna una scrittura rapida, ad effetto, e , forse, è quello che vogliono i lettori adolescenti di oggi.

FELTRINELLI UP
Fabrizio Altieri, In Viaggio con Destino, € 13,00
Mi è piaciuto questo romanzo anzitutto perché, davanti ad altri – come abbiamo spesso osservato – ripetitivi nelle trame, mette in gioco l’originalità creativa dell’autore che sa come costruire un discorso avventuroso partendo dal tema civile del Referendum fra Monarchia e Repubblica del maggio 1946 e dall’impossibilità per un piccolo paese della Garfagnana (Giuncugliano nel romanzo, Giuncugnano – immagino – nella realtà) di ricevere le schede elettorali perché la strada era franata. Non racconterò la trama con il dodicenne Fredo che vuole sostituire la sua intraprendenza alla codardia degli adulti che rifiutano di affrontare un percorso pericoloso per garantire ai cittadini di Giuncugliano la possibilità di votare, dirò solo che il romanzo è “corale” nel senso che oltre a personaggi ben delineati che accompagnano Fredo nell’impresa (compreso un asino di nome Destino) troviamo in movimento un intero paese, con i suoi segreti, i vecchi rancori postbellici, le piccole viltà e le grandi speranze; aggiungerò che l’impresa, con difficoltà reali spesso drammatiche, ha anche il sapore fiabesco di una prova d’iniziazione e infatti il lieto fine non sarà solo quello dell’arrivo al paese isolato e del voto ma anche quello dello scioglimento dei conflitti antichi (il fratello di Fredo muore al suo ritorno per le conseguenze di un brutale pestaggio che aveva subito durante la guerra da parte dei tedeschi) e dell’emersione di nuovi sentimenti. Ritengo, insomma, che romanzi del genere possano aprire la strada ad una produzioni che torni ad essere autoriale, originale nella costruzione delle trame e personale nello stile senza troppe mediazioni editoriali “d’agenzia”.

GIUNTI
Kirsten Boie, Un’estate perfetta… o quasi, € 16,00
Un volume per ragazzi di impianto tradizionale anche nelle “confezione” (copertina cartonata con sopracopertina, solida rilegatura) che mette in gioco tre bambini (una dodicenne e i suo due fratelli minori) costretti a passare le vacanze dalla nonna un po’ “strana” che vive isolata in campagna e rifiuta i contatti con tutti i “miracoli” della tecnologia; inutile dire che il soggiorno da noioso come sembrava diventerà occasione di avventura, di scoperta e di crescita anche affettiva. Il romanzo è “pulito” e non mi è dispiaciuto anche perché, ogni tanto fa bene recuperare un po’ di “buoni sentimenti” davanti alle decine di giovani problematici e di famiglie in crisi che occupano spesso la produzione per ragazzi.

IL CASTORO
Eleonora Fornasari, La Ricetta della felicità, € 13,50
Angela Tognolini, Vicini Lontaniotto racconti di anime in viaggio, € 15,50
Il primo è un romanzo di vita famigliare (e sociale) ben costruito su sequenze rapide, affidate alla finzione autobiografica di Rania dodicenne (madre italiana e papà egiziano) alle prese con i sogni e le preoccupazioni tipici dell’età. Un romanzo che diverte ma fa anche riflettere su temi di attualità, dall’integrazione al rispetto per l’altro.
Angela Tognolini, nonostante la giovane età, ha avuto modo di lavorare come operatrice legale a contatto con rifugiati e richiedenti asilo; i suoi incontri con un’umanità sofferente ma anche piena di speranza hanno dato vita a questi racconti che sono, ad un tempo, testimonianza di un’esperienza ma anche piacere del racconto.

***Storie a cavallo
IL CASTORO
Marta Palazzesi, Mustang, € 13,50
GIUNTI
Christian Antonini, Le parole nel vento, Giunti, € 14,00
È una coincidenza ma voglio segnalarla nello spazio 117!4 anni perché mi pare sintomatica dell’impegno di alcuni di autori italiani  a raccontare storie che superino i confini nazionali e le adolescenze di oggi per spostarsi di continente, di epoca, di contesto. È una coincidenza anche quella che vede due autori italiani ambientare i loro romanzi negli Stati Uniti, in periodi storici lontani con coprotagonisti i cavalli… seguo dunque  un filo temporale per dire che Palazzesi ambienta la sua storia nella prima metà degli anni Cinquanta dell’Ottocento e mette in scena il tredicenne Robin che è stato lasciato in Texas dai genitori desiderosi di andare a cercar fortuna in California; Robin è inquieto come tutti gli adolescenti, vorrebbe fare qualcosa perché la piantagione dello zio gli sembra uno spazio ristretto rispetto ai suoi desideri; decide così di catturare un mustang, uno dei cavalli che liberi attraversano le piantagioni creando danni e paura. La sua strada si incrocia con due personaggi molto diversi da lui per nascita e censo: l’indiana Ako e lo schiavo Aimery ex compagno i giochi infantili; tutti e tre sono accomunati, anche se in modi diversi, dal desiderio di una libertà difficile da ottenere in un contesto di schiavismo, pregiudizi, insensibilità… Antonini ci porta più avanti nel tempo: siamo nel 1935 e in Kentucky come in tutti gli Stati Uniti la grande depressione fa ancora sentire i suoi effetti: Lucy May Walton ha quasi quindici anni, ama molto cavalcare la sua Brezza di luna e coltiva il sogno del doppio riscatto razziale (è una sanguemisto) e sociale (ama lo studio e sogna di insegnare agli altri quelle parole anche difficili che ha imparato): il rischio di dover vendere Brezza di Luna per sopravvivere alla crisi (sono in cinque in famiglia) la porta a fuggire e a cercare una strada che consenta una vita più dignitosa a lei e famiglia, la troverà, dopo vicissitudini e avventure, nell’incontro con tre ragazze che a cavallo di fattoria in fattoria portano libri e leggono storie…
Al passo, al trotto o al galoppo sono gli zoccoli dei cavalli a segnare il tempo dei due romanzi che costituiscono altrettanti percorsi di formazione sapientemente collocati in un altrove più stimolante della realtà contemporanea che invade tanti altri testi; fra i due romanzi (entrambi ragguardevoli) preferisco quello di Antolini che mi pare più sentito e personale.

*** Oltre i 14 anni
Questo spazio “Oltre i 14 anni” è destinato a libri la cui lettura richiede non tanto un’età anagrafica quanto una più alta “competenza” di lettura (“tecnica” ma anche contenutistica); parto da questa considerazione per rilevare che nelle segnalazioni mi muoverò diversamente rispetto al consueto: non schede per i singoli testi ma un discorso unitario legato agli argomenti, alle problematiche, alle caratteristiche generali dei romanzi. Ho fatto questa scelta perché sono consapevole che spesso gli elementi comuni superano le differenze: i protagonisti, ad esempio, hanno quasi sempre fra i 14 e i 18 anni (l’età comune ai potenziali lettori favorisce i meccanismi di identificazione), spesso hanno situazioni difficili in famiglia o vivono esperienze traumatiche, desiderano amicizie che si negano, sognano obiettivi lontani; altrettanto spesso gli autori per rendere più persuasivo il racconto ricorrono alla finzione autobiografica della prima persona. I romanzi cui accennerò sono di buona qualità; ognuno quindi può scegliere in base alla prevalenza di un tema su un altro… Talvolta il tema del sport si incrocia con quello della condizione giovanile e mette alla prova il protagonista: in Girlz vs Boyz di Eliselle (Einaudi – Ragazzi di oggi, € 11,00) la comune passione per la pratica del calcio crea momenti di frattura fra fratello e sorella con il primo che male accetta la bravura della seconda; Neanderthal apre la porta all’Universo di Preston Norton (trad. Roberto Serrai, Giunti, € 14,00) presenta il liceale Aaron Zimmerman, che prima di un grave incidente che lo trasformerà, occupa il ruolo fondamentale di quarterback  nella sua squadra di football americano; la comune passione per la bicicletta rende meno difficile il rapporto fra padre e figlio diciassettenne in Con tutto il bene che posso di Emiliano Gucci (Giunti, € 14,00); Mike di  Andrew Norriss (trad. Sante Bandirali, Uovonero – i geodi, € 15,00) vede il quindicenne Floyd promettente tennista che trova difficoltà a raggiungere i suoi obiettivi. Anche quello dei rapporti sentimentali è tema frequentato: più o meno tutti i romanzi mettono in gioco protagonisti alle prese con primi amori: c’è Sophie, diciassette anni, protagonista  di 10 ragazzi per me di Ashley Elston (trad. Maria Laura Capobianco, Il castoro – Hot spot, € 16,50) che, lasciata dal fidanzato, trova aiuto nei moltissimi parenti che, quasi come gioco, le organizzeranno una serie di “appuntamenti al buio” con ragazzi sconosciuti; il romanzo ha toni divertenti a differenza della drammaticità di Un ragazzo così  di Lauren Myracle (trad. Giulia Taddeo, Feltrinelli UP, € 14,00) dove Paul e Roby, amici dall’infanzia, si perderanno quando la ragazza di cui sono innamorati sceglierà uno dei due. Il tema di Con le ali sbagliate di Gabriele Clima (prefazione Matteo Pucciarelli, Uovonero, € 14,00) mette in gioco poi l’identità sessuale del protagonista di diciassette anni che ha consapevolezza della propria omosessualità ma trova ostacoli sociali difficili da superare. Altro tema che mi ha colpito è quello della casa: nella tradizione letterari per l’infanzia la casa è spesso vista come “nido” e luogo degli affetti, ci sono anche i casi (Pinocchio è il più celebre) in cui il “nido” si “rivola” contro il protagonista e si trasforma  in spazio di criticità; tre romanzi toccano il tema in modo originale: in La mia città trasloca della svedese Ann-Helén Laestadius (trad. Deborah Rabitti, Giralangolo, € 14,00) è addirittura una città che dovrà essere demolita e spostata in un’altra area più favorevole alla vita degli abitanti; la protagonista, la giovane Maja, avverte però quanto quelle case e quelle strade siano parte integrante di una vita che rischia di scomparire per sempre. A bordo di un camper e di un furgone si svolgono invece parte degli avvenimenti che coinvolgono Charlie, protagonista di Charlie e il misterioso professor Tiberius di Sally J. Pla (trad. Isabella Maria, Giralangolo, € 14.00), in un percorso di formazione che lo porterà lontano da casa e il tredicenne Felix di Una casa sulle ruote di Susin Nielsen (trad. Claudia Valentini, il castoro, € 15,50) che vive con la madre in un furgone. Dedico – per le caratteristiche che leggerete – una scheda particolare a Come un’ombra di Mal Peet (ill. Emma Shoard, trad. Sante Bandirali, Uovonero, € 15,00): Confesso un certo turbamento davanti a questo libro “nero” nella copertina e inquietante nella trama e nelle immagini: la descrizione di un incubo (un enorme cane nero) che tormenta fin da bambina Sandie e che si ripresenta nell’età adulta è condotta con uno stile sincopato, denso di immagini che sembrano frutto di delirio o flussi di coscienza. Siamo lontani da una narrazione lineare e forse l’obiettivo dell’autore e dell’illustratrice era proprio quello di spiazzare il lettore, rendere vane le certezze, trasmettere a tutti il senso di conflitti individuali non risolti… e forse anche questa è una pagina di quella “pedagogia nera” che affascina molti…

*** Biografie, divulgazione, socialità e altro
Dedico questo piccolo settore a quei testi che per le loro caratteristiche non rientrano in un genere specifico ma si contraddistinguono perché legati a biografie, temi particolari di impegno sociale e culturale, intento divulgativo; sono testi destinati nella maggio parte alla fascia 11/14. Comincio con Carthusia che sempre attenta alla dimensione civile e all’idea di comunità affida alle fragili, infantili figurine dei “pacifici” (Luciana Bertinato – Emanuela Bussolati – Roberto Papetti, La carovana dei pacifici , € 24,90)un percorso di riflessione sulla pace per bambini (e adulti visto che il kit contiene anche un libro per i “grandi”). Proseguo con Einaudi Ragazzi  che nella collana “Presenti Passati” pubblica un libro singolare sulla “maschilità”, Giù la maschera, essere maschi oggi (trad. Francesca Valente, € 11,00) del  poeta inglese JJ Bola:  una “saggistica narrata” che coinvolge e fa riflettere. Sempre di Einaudi ragazzi ecco poi, stupendo per profondità di riflessione e leggerezza di scrittura,  il Corso di filosofia in tre secondi e un decimo (ill. Giancarlo Ascari e Pia Valentinis, € 13,90) di Daniele Aristarco e il coinvolgente e documentato racconto della vita di Anna Frank di Janny van der Molen, Fuori c’è la guerra. Anne Frank e il suo mondo  (ill. Martijn van der Linden, trad. Anna Patrucco Becchi, € 13,90). La produzione di Feltrinelli punta molto su temi importanti a livello formativo; il dato positivo è soprattutto quello di mantenersi sempre all’interno di un’informazione corretta, non pedante o nozionistica: Miti di ieri storie di oggi. La tragedia greca racconta le passioni e il destino del nostro mondo (€ 13,00) di Giuseppe Zanetto lega con intelligenza il passato all’oggi e ci fa apprezzare in modo originale aspetti del mondo antico messi in evidenza dalla tragedia greca. Tutti a casa. Amici, scuola, famiglia: cosa ci ha insegnato il lockdown (€ 13,00) dello psicoterapeuta Alberto Rossetti con esempi diretti approfondisce il discorso su quanto la pandemia abbia giocato un ruolo sullo spazio emotivo dei giovani. Due corposi volumi ci presentano poi personaggi significativi di rivoluzionari (Libertà storie di rivoluzionari per ragazzi che vogliono cambiare il mondo di Andrea Melis, introduzione Gino Strada e in collaborazione con Emergency, € 16,00) e artisti (Guarda! 100 storie di artisti per scoprire il mondo di Francesco Frisari, Micol Suber e Corrado Augias, € 19,00). Infine in “Piccoli lettori + 9” il divertente e istruttivo Benvenuti a Grammaland. Come entrare nel tunnel dell’orrore della grammatica e uscirne vivi (e contenti) di Massimo Birattari (ill. Allegra Agliardi, € 9,00). Giralangolo propone in forma di documentata narrazione la vita non priva di difficoltà delle due sorelle polacche Bronia (1865-1939) e Maria (1867-1934) Skłodowski (Natacha Henry, Marie e Bronia. Un patto tra sorelle, € 15,20), la prima fu importante ginecologa, ma la seconda, meglio nota come Marie Curie, divenne importantissima studiosa delle sostanze radioattive e vinse, unico caso, due Premi Nobel in discipline differenti (fisica e chimica). Interessante anche dal punto di vista figurativo il grande album di Orecchio acerboGli invincibili di Kwame Alexander e Kadir  Nelson (€ 16,00): si tratta di una poesia dedicata a quei “neri” che negli Stati Uniti non hanno mai “mollato” nonostante le sconfitte e con la loro presenza e testimonianza hanno contribuito a scrivere capitoli importanti della storia americana.

*** Graphic novel e fumetto
IL CASTORO
Molly Knox Ostertag (trad. Omar Martini), Il ragazzo strega, € 15,50
Raina Telgemeier (trad. Laura Bortoluzzi), Coraggio, € 15,50
Confesso la mia scarsa frequentazione del genere soprattutto di quello destinato alla fascia dell’età scolare; trovo comunque interessante la storia di Il ragazzo strega anche (e soprattutto) per quanto riguarda l’impaginazione e la dinamicità dei disegni. Aggiungo che per i libri di  Raina Telgemeier  mia nipote Caterina (11 anni) ha una vera passione: al fondo c’è comunque l’intento pedagogico di trasmettere con intelligenza e leggerezza il valore positivo della sicurezza di sé.

*** Poesia
Nella letteratura per l’infanzia (e non solo) la poesia è genere minoritario sia come pratica che a livello editoriale ed è strano e un po’ paradossale che invece sui libri di scuola, in rete e nelle abitudini private degli italiani circoli un’abbondanza di versi… siamo un paese di poeti ma non di lettori, almeno in senso completo; di poesia ci piace la superficialità dei suoni ma non entriamo nella “sostanza” delle parole, quella sostanza che da anni Donatella Bisutti cerca di far passare sia a livello di conoscenza che nella pratica: ho seguito fin dall’inizio la sua attività, da L’Albero delle Parole (1979) a  La poesia salva la vita (2009) ed è stato un susseguirsi di scoperte perché Bisutti è sempre andata al centro della parola, ha giocato con l’umiltà delle singole lettere per dimostrarci nelle diverse combinazioni la profondità di ognuna e anche quando ha raccolto i versi più intensi della tradizione italiana (La poesia è un orecchio. Leggiamo i nostri grandi poeti da Leopardi ai contemporanei, 2012) per farli conoscere ai giovani non ha dimenticato che la poesia ci consegna messaggi universali, magari apparentemente fragili come fogli di carta ma capaci di riemergere nella memoria e di continuare a “lavorare” per il futuro. Per questi motivi ho dedicato, come normalmente non faccio, qualche riga all’edizione in altra collana (Universale Economica Feltrinelli Ragazzi) del bel testo del 2008 Le parole magiche (ill. Allegra Agliardi, € 9,00) che ci fa sentire l’odore ed “assaggiare” coloratissime parole. E visto che parlo di ristampe non posso non segnalare, dopo diciotto anni dalla prima edizione, Filastrane. Storie di rane in giro per l’Italia di Anna Lavatelli con le bellissime e simpatiche illustrazioni di Emanuele Luzzati (Interlinea, € 8,00), a suo tempo mi ero divertito molto con queste quartine “ranesche” costruite sull’imprevedibilità della rima, ho provato lo stesso piacere rileggendole oggi e devo dire che una (“La rana di Chiusola/non amava andare a scuola/ e diceva: «Oggi è chiusa,/ e domani non si sa/ se lezione ci sarà!»”) mi pare particolarmente adatta nelle conclusioni alla confusa situazione scolastica di oggi… Spazio maggiore dedico a una novità: la collana “Oltre la siepe” di Einaudi Ragazzi che in quarta copertina si affida a un finissimo testo di Daniele Aristarco: “Scardina, scompagina, scompiglia e sovverte. Si prende la tua voce e in cambio ti dà bellezza. Fa ridere, fa piangere, sognare e innamorare. Ti porta su un battello e ti insegna a naufragare. Ti dice «Chiudi gli occhi!» e tu impari a vedere, ti dice «ascolta bene» e impari il silenzio. E poi, sussurra «aspetta» e ti insegna ad andare. E poi, ti dice «leggi» e resta ad ascoltare. È la poesia. Maestra di bellezza e libertà, ti prende per mano e ti porta oltre la siepe”. Ho riportato tutto il testo perché mi pare ben si addica alle scelte di poesie di sicura forza espressiva (La mia sera di Giovanni Pascoli, ill. Andrea Antinori; L’infinito di Giacomo Leopardi, ill. Marco Somà, con un pensiero di Daniele Aristarco; Dalla carrozza di un treno di Robert Louis Stevenson, ill. Simona Ciraolo, trad. Laura Pelaschiar; I figli di Kahlil Gibran, ill. Angelo Ruta, trad. Beatrice Masini). Ciò che comunque mi ha colpito è la “confezione” di questi piccoli volumi (fra l’altro il prezzo è contenuto: € 9,90) dove le riuscitissime illustrazioni (il testo di Leopardi e stupende illustrazioni di Somà erano già entrate lo scorso anno in un grande albo) “leggono” le poesie verso per verso (al fondo il testo completo e una breve ed esauriente nota su autore e illustratore) e davvero mi fanno tornare alla mente la conclusione di Maestrale  di Eugenio Montale: “tutte le immagini portano scritto: /più in là!“. Ancora una volta, dunque, Einaudi Ragazzi ha saputo muoversi con originalità e finezza di progetto.

*** Libri ricevuti
UE Feltrinelli Ragazzi – Piccoli lettori 5+
Toon Tellegen (ill. Axel Scheffler, trad. Laura Draghi Salvadori), LETTERE dello scoiattolo alla formica, € 8,50
Anche questa è una nuova edizione di un simpatico romanzo dello scrittore olandese: una babele di lettere fra gli animali, situazioni paradossali e divertenti accompagnate dalle vivaci illustrazioni di Alex Scheffler.
UE FELTRINELLI – Piccoli lettori 10+
Rebecca Stead (trad. Flavio Santi), Quando mi troverai, € 9,00
Nuova edizione di un testo del 2009 edito da Feltrinelli Kids nel 2010: il gioco dell’integrazione fra dimensione reale e spazio fantastico, l’ottima definizione psicologica della bambina protagonista, la fluidità narrativa rendono Quando mi troverai un romanzo di qualità.
UE Feltrinelli Ragazzi – Piccoli lettori 12+
Banana Yoshimoto (trad. Giorgio Amitrano), Kitchen, € 8,50
Carlo Greppi, Non restare indietro, € 9,50
Alì Ehsani con Francesco Casolo, Stanotte guardiamo le stelle, € 9,50
Si tratta di riedizioni in altra collana di  tre pregevoli romanzi.
FELTRINELLI Universale Economica Ragazzi
Jill Tomlinson (ill. Anna Laura Cantone, trad. Michele Piumini), Il gufo che aveva paura del buio, € 9,00
Nuova edizione di uno dei classici della scrittrice (1931 – 1976): umanissimi e simpatici animali che spesso vanno controcorrente. Ovviamente all’altezza del testo le illustrazioni di Anna Laura Cantone.

*** Riviste
Nel corso di quasi mezzo secolo di attenzione alla produzione per bambini e ragazzi ho visto nascere e concludersi diverse iniziative relative a periodici per l’infanzia: si trattava di periodici di ottima fattura spesso costretti ad arrendersi alle difficoltà di distribuzione e penetrazione nel pubblico giovanile. Oggi il problema si è ampliato perché la carta stampata  e l’edicola non sono certo luoghi privilegiati… Tutto questo per dire che saluto con soddisfazione e apprezzamento la nascita di “La Rivista dei Ragazzi” che, dedicata alla fascia 8/14 anni, “viaggia” online ma anche (a richiesta) in cartaceo. I numeri “monografici” che ho ricevuto (Paura, eh?, La scatola del tempo, Tutto bene?) mi paiono molto vari (racconti, filastrocche, note, fumetti, giochi…) e ben articolati ed è positivo il fatto che, oltre al coinvolgimento di collaboratori di diverse “specialità”, la rivista miri a coinvolgere direttamente il suo giovane pubblico invitandolo a intervenire. Aggiungo un altro elemento positivo che interseca la varietà dei “generi” presenti nelle collaborazioni: la varietà degli stili che si evidenzia soprattutto nei illustrazioni e nei fumetti ed è anche questo un buon modo per far vincere la pluralità rispetto all’unicità, la ricchezza espressiva rispetto alle povertà lessicali. Auguri, dunque, a chi avuto l’idea del periodico e a chi lo cura: Giuseppe Iacobaci, Patrizia Comino, Paola Patrizi.

*** Un po’ di Liguria
Non per nostalgico campanilismo ma solo per evidenziare le potenzialità di autori ed illustratori (purtroppo non altrettanto di editori) legati alla mia regione inserisco qui qualche titolo ragguardevole

Bd blackdog – puppy
Fabrizio Casalino – Sergio Olivotti, NOE NAE NOE, € 14,00

Lego alla Liguria la segnalazione di questo albo per ragioni non solo legate alla lingua del testo ma anche alla genovesità o ligusticità di tutti coloro che sono stati coinvolti nell’operazione: Fabrizio Casalino, comico e cantante genovese che offre il testo e la voce (la canzone si ascolta dal link all’interno dell’albo) a questo simpatico scioglilingua genovese e ligure (ma non spaventatevi perché sotto i versi c’è la traduzione), Sergio Olivotto che dà “figure” al testo, la curatrice della collana “Puppy” , Angela Cascio dirigente scolastico che abita “vicino al mare con Marcello” Figoni titolare della casa editrice specializzata in letteratura gotica e fantastica… Più liguri di così…Ma non mi faccio prendere dai campanilismo e dico alcune cose: anzitutto per uno come me, scarsamente dotato in fatto di fantasy e gotico, è stata dapprima una bella sorpresa trovare nel catalogo dell’editore un albo per l’infanzia (e non solo), poi, però,  guardando il catalogo mi sono ricreduto perché  l’editori non dà spazio alle tante trilogie, quadrilogie, “pentalogie” che vanno di moda e spaventano il lettore e punta invece su classici della letteratura Ottonovecentesca ed è stata una bella sorpresa per me trovare nomi che mi sono noti per la mia antica frequentazione della letteratura postunitaria e in qualche caso “scapigliata”: Luigi Capuana, Arrigo e Camillo Boito,  Igino Ugo Tarchetti, Remigio Zena (che se invece di genovese fosse stato lombardo o siciliano avrebbe avuto ben altro, meritato successo), Salvatore Di Giacomo, Federico Verdinois, Emilio De Marchi, Emilio Salgari, Edoardo Calandra, Amilcare Lauria, Gaetano Carlo Chelli… Insomma anche nel catalogo generale dell’editore mi sono ritrovato a casa e quindi ho letto, ingarbugliandomi, lo scioglilingua famoso a Genova e in Liguria, quello della nave nuova che “non funziona” e esige per partire qualche attenzione in più; non mi sono però fermato alla “trama” di questa storiella e l’ho guardata con l’occhio di chi ha trovato sempre straordinario e unico quel gusto del surreale sedimentato in Liguria (Calvino nelle sue Fiabe italiane l’aveva già rilevato), un gusto che ci parla del mare che muta forme e colori, dell’agave apparentemente precario, dell’ulivo le cui contorsioni paiono innaturali… Insomma uno scioglilingua famoso può portare lontano soprattutto se un illustratore come Olivotto entra – come ha fatto – nello spirito giusto, accumula oggetti e stranezze ma guarda sempre al lettore con quello sguardo ammiccante che era proprio di Gilberto Govi…

TERRE DI MEZZO 
Anselmo Roveda – Elisabetta Civardi, Quando gli animali non avevano la coda, € 12,00  Mi piace l’idea della distribuzione delle code agli animali e il legame delle stesse con il loro carattere; il testo è breve e divertente e le illustrazioni della genovese Elisabetta Civardi colgono benissimo la leggerezza del sorriso con cui Roveda racconta la storia.

TOPIPITTORI
Beatrice Solinas Donghi, Le fiabe incatenate (ill. Irene Rinaldi, postfazione Carla Ida Salviati), € 24,00.
Alla genovese Beatrice Solinas Donghi (1923 – 2015), Paqui per gli intimi, mi legava un quarantennale, forte amicizia iniziata negli anni lontani delle nostre Fiabe liguri in Oscar Mondadori (1982) e continuata non solo con incontri e telefonate ma anche attraverso occasioni editoriali (dall’Introduzione ai suoi I calabroni e altre storie, Paoline, 1990 al più recente saggio Beatrice Solinas Donghi: formazione e impegno di una scrittrice edito nel 2014 negli Studi in onore di Renata Lollo) e pubbliche quali, ad esempio, l’assegnazione del Premio della Fondazione Novaro del 1993. Sulla scrittura di Paqui avrei molte cose da dire partendo magari da quella sua straordinaria “conversione” alla letteratura per l’infanzia dopo gli importanti esordi a fine anni Cinquanta nella “grande” letteratura (nel ’59 con i racconti di L’estate della menzogna erano usciti nella prestigiosa collana di Feltrinelli diretta da Giorgio Bassani); potrei anche continuare osservando che il passaggio alla produzione per bambini e ragazzi non fu mai radicale perché nelle due esperienze talvolta contemporanee la scrittrice portò sempre quella capacità di intreccio e quella finezza di stile che la contraddistinguevano. Non voglio però seguire Paqui in percorsi già noti, da quelli dedicati alla giovanissima Alice che nell’Inghilterra dell’Ottocento, “gioca” con il carattere formativo della “strada alle vivissime protagoniste di Quell’estate al castello, La figlia dell’imperatore, Il fantasma del villino, Le due imperatrici, voglio invece dire qualcosa sul suo rapporto con la fiaba e sulla valorizzazione della stessa come racconto (non a caso La fiaba come racconto è titolo di un suo brillante saggio): Solinas Donghi mantenne fin dagli anni della sua formazione un forte duplice legame, quello con la tradizione popolare delle fiabe viste anche nella loro essenzialità linguistica e quello con la tradizione “colta” inglese (sua madre, Eileen, finissima pittrice era inglese) fatta di osservazioni psicologiche minute ma anche di fine ironia; questa dosata “mescolanza” ha fatto sì che i suoi libri di fiabe, da  Le fiabe incatenate a La gran fiaba intrecciata, da Melina a Sette fiabe dentro una storia siano quanto di meglio ancora oggi l’editoria potrebbe offrire a livello di fiabe d’autore: trame che passano da una all’altra consentendo di dare voce a personaggi che nella tradizione fiabesca hanno solo un ruolo di comparse, linguaggio “pulito”, tono ammiccante al lettore per renderlo complice anche degli eventi straordinari. Tutto questo mi serve a dire che Topipittori ha fatto benissimo a restituirci le Fiabe incatenate in un’edizione bella ed elegante dove le movimentate e colorate illustrazioni di Irene Rinaldi accrescono le concatenazioni, arricchiscono l’intreccio verso altri spazi del fiabesco… Già perché come osserva Carla Ida Salviati nella bella Nota finale “la conclusione di ogni storia può ben contenere l’inizio di un’altra e di un’altra ancora, come una collana lunga, lunga…”… insomma per dirla con Rodari “mai lasciarsi spaventare dalla parola FINE”.

*** Roberto Piumini
Ho voluto riunire in un’unica scheda i quattro volumi di Roberto Piumini che sono sulla mia scrivania; è un modo per segnalare la continuità di una produzione, dalla prosa alla poesia, alla riflessione critica, sempre all’altezza delle aspettative.
GIUNTI
Roberto Piumini – Manuela Salvi (ill. Silvia Vanni), Amici in vista, € 8,90
Piccolo romanzo per giovani lettori (da 6 anni): al centro un bambino che dal paese arriva in città e si sente solo; l’osservazione dal terrazzo di casa e un misterioso messaggio gli daranno nuove e belle opportunità.
G R I B A U D O
Roberto Piumini – Elisa Paganelli, Amici da leggere, € 16,90
Potrebbe essere un’enciclopedia di personaggi famosi della letteratura destinata all’infanzia e all’adolescenza (e non solo) invece grazie alla scelta e alle parole di Piumini la storia di ognuno di questi si fa a sua volta racconto  ed è un bellissimo modo per entrare nel cuore nella letteratura, aprirci le porte dell’immaginario e trovare davvero nuovi amici non solo da leggere ma da tenere vivi nella memoria.
GRUPPO ABELE – i Bulbi dei piccoli
Roberto Piumini (ill Sergio Olivotti), Le felicità, € 19,00
In un mondo segnato da quel pessimismo adulto che coinvolge anche l’infanzia Piumini ci offre in poesia una trentina di “occasioni” di felicità infantile: sono piccole momenti della quotidianità ma tutti trasmettono un’emozione, suscitano un pensiero.
GULLIVER EDB
Roberto Piumini, Folo il centauro, € 9,00
Nuova edizione (senza le belle illustrazioni di Paolo D’Altan) di un romanzo (da 10 anni) edito da Einaudi Ragazzi nel 2015. Un mondo della mitologia rivisitato con originalità, emozione e senso dell’avventura.

***Studi sulla letteratura per l’infanzia
 La vecchiaia – come si sa – è tempo di bilanci e, forse, di nostalgie: una sana misura vorrebbe che quest’ultima non portasse mai a dire “ai miei tempi” inventando magari un “tempo mitico” individuale ben lontano dalla realtà; saggezza vorrebbe, anzi, che si notassero i passi in avanti compiti nell’oggi rispetto ai “bei tempi” di ieri, ma – si sa – la saggezza non è di questa terra  e talvolta la recriminazione prende il posto della speranza. Se devo guardare indietro nel campo critico della letteratura per l’infanzia, potrei recriminare quello che già ho rilevato nell’introduzione a questa puntata di “Libri ricevuti”, il fatto, cioè, che chi si avvicina oggi a livello universitario alla disciplina è costretto ad articolare i suoi studi con occhio quasi più attento alla classificazione delle riviste su cui pubblicare che  alle finalità stesse della ricerca, con sguardo obbligatoriamente rivolto a contributi che diano punteggi magari trascurando la storiografia complessiva o la cronaca delle novità editoriali. Potrei anche guardare negativamente a quanto succede in Dipartimenti come quello genovese che ho visto nascere dalla Facoltà di cui sono stato preside dove chi governa oggi pare più impegnato nella quotidiana burocrazia che nel mantenimento di un qualificato livello di ricerca nelle discipline che risultano centrali per la formazione degli educatori. Ma se rovescio la prospettiva e mi stacco dal mio “particulare” non posso che guardare con soddisfazione a quanto la critica, soprattutto accademica, di questi ultimi anni ha prodotto e produce: un dato storico importante riguarda l’assegnazione degli insegnamenti di Letteratura per l’infanzia oggi occupati nelle Università da docenti della materia… Qualcuno potrebbe sorridere dell’affermazione ritenendola paradossale ma fino a qualche decennio fa gli insegnamenti erano attributi  nella migliore delle ipotesi a docenti di materia “affine”, naturalmente c’erano le eccezioni ma il salto è avvenuto a livello anche amministrativo quando l’istituzione del corso in Scienze della formazione primaria ha reso obbligatoria e centrale la disciplina attribuendole un rilevante numero di crediti. Oggi, davvero, nessuno potrebbe recriminare o rimpiangere il passato: ogni sede universitaria che abbia corsi legati alla formazione degli insegnanti o degli educatori ha docenti di livello, attenti alla ricerca specifica ma anche ai contatti con il territorio (fondamentali per corsi che non vogliano fermarsi a un’astratta “filosofia dell’educazione”). Non voglio fare classiche ma sicuramente se prendessimo la produzione critica del settore negli ultimi anni troveremmo dati assolutamente positivi sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo. Con questo ottimismo anche per il futuro segnalo qui un po’ di testi che mi sono arrivati, ad ognuno dedicherò poche righe non certo perché non meriterebbero discorsi più ampi e specifici ma perché questa mia rubrica vuole essere più un “invito alla lettura” che uno spazio di articolate recensioni.

EA ANICIA
Susanna Barsotti, Vamba e “la grandezza dei piccoli”, “Il giornalino della Domenica” (1906-1911), € 22,00
Conosco da molti anni Susanna Barsotti, da quando giovane laureanda su Rodar entrò in contatto con me e ora che, dopo anni come professore associato di Letteratura per l’infanzia, è transitata a Roma Tre dove Lorenzo Cantatore sta costruendo un bel team di studiosi non posso che compiacermi di questo nuovo volume che ci porta al centro dell’esperienza giornalistica e intellettuale di Vamba: il libro di Barsotti si divide in due parti: una saggistica che partendo dal contesto ampio della pubblicistica per l’infanzia dell’Italia postunitaria arriva a “Il giornalino della Domenica” e l’altra definita modestamente Appendice che contiene una scelta di testi significativi tratta dalle pagine delle rivista: apprezzo il metodo di lavoro che non si è accontentato di leggere e interpretare ma ha messo davanti al lettore testi completi capaci di far comprendere meglio il grande impegno che Vamba mise nella redazione della sua creatura. Prima di arrivare al “giornalino” maturò infatti una notevole esperienza a contatto con quel mondo della “Roma bizantina” (Squarciapino) dell’ultimo trentennio dell’Ottocento non legata solo al preziosismo dannunziano ma anche attenta a rispondere con i “pupazzetti”, le caricature, la satira e l’ironia a quella “stanchezza dello spirito” che sembrava aver pervaso, dopo le esaltazioni risorgimentali, la classe dirigente. Vamba (lo dimostra l’ampio epistolario, «Santa Giovinezza». Lettere di Luigi Bertelli e dei suoi corrispondenti (1883 – 1920)  pubblicato nel 2008  e curato da Ascenzi, Di Felice e Tumino) visse quegli anni come un’autentica palestra di giornalismo militante ricco anche di esperienze democratiche, radicali, repubblicane e socialiste. Tutto questo per non cadere nell’equivoco di quei sommari giudizi che, leggendone in termini riduttivi lo spirito risorgimentale, sembrano confermarlo come precursore del fascismo ma anche per dire che ha fatto bene Barsotti a puntare sull’aspetto formativo delle pagine del “giornalino”, su quell’idea di coinvolgimento dei giovani lettori che voleva dire mettere al centro l’infanzia e renderla protagonista di cambiamento.  E Vamba può a buona ragione essere annoverato fra questi con in più la capacità di guardare lontano attraverso lo specchio di quell’ironia che è difficoltà, diversità, pluralità. E non v’è chi non veda in questi tre sostantivi e in quello che ne consegue la vera, incontrovertibile sostanza di ogni nostro genuino atto formativo. A conclusione di questa breve scheda e a conferma dell’apprezzamento per il lavoro intelligente di Barsotti citerò un elemento che mi ha fatto riflettere: nella parte antologica si parla del Libro dei perché di Maestro Sapone (Giuseppe Fanciulli) ospitato in una pagina della rivista e delle bizzarre domande che pongono i bambini “perché a chi starnutisce si dice felicità oppure Dio ti benedica?“)… Titolo della rubrica, bizzarria di domande e risposte non ricordano qualcosa?  A me – ma può essere pura suggestione postcentenario – sembrano anticipare i “perché” rodariani oggi in volume ma usciti a metà degli anni Cinquanta su “l’Unità”… E anche questo confermerebbe la modernità di Vamba e della sua rivista.

EDIZIONI ETS
Maria Teresa Trisciuzzi (a cura di), Nuovi orizzonti della Letteratura per l’infanzia, € 18,00
Maria Teresa Trisciuzzi insegna Letteratura per l’infanzia nella Libera Università di Bolzano e fra i suoi interessi coltiva da anni quello per il cinema d’animazione declinato soprattutto sul versante giapponese (il suo volume Hayao Miyazaki. Sguardi oltre la nebbia del 2013 ha segnato una svolta importante verso un settore spesso trascurato dalla nostra critica). Questo nuovo volume da lei curato con ottimi contributi suoi, di Chiara Lepri, Antonella Coppi, Danila Forni, Michela Baldini, Stefania Carioli approfondisce l’argomento dei nuovi generi e mezzi di trasmissione che integrano (e talvolta soppiantano) la letteratura (e lettura) tradizionale. Si parla di fantasy, di picturebooks, di cinema d’animazione, di graphic journalism, di mondo digitale… Trisciuzzi giustamente osserva che il volume è “testimone di nuove forma di narrazione e di meticciamento tra la letteratura e i recenti linguaggi tecnologici ed espressivi” ed io aggiungerei che più che di nuovi temi  emergenti o di nuove trame si tratta di importanti veicoli di comunicazione che trasformano i generi letterari (e illustrativi) tradizionali e contribuiscono in modo determinante a formare l’immaginario dell’infanzia. Se Alice pensava “… a cosa serve un libro […] senza figure e dialoghi”, un’Alice contemporanea potrebbe tranquillamente  pensare “a cosa serve un libro con figure e dialoghi e io non riesco ad entrarci dentro?”. Il volume ci dà delle risposte  ma soprattutto ci indica una strada che non è quella della nostalgia del passato… d’altra parte videro giusto nel 1986 Stefania Fabri, Francesca Lazzarato e Vinicio Ongini quando, curando gli Atti del Convegno Il libro nella pancia del video, cominciarono a far riflettere sul “bambino lettore nell’era dell’informatica” ed io – mi permetto un’autocitazione – dedicai una parte dell’intervento ai famosi Masters che allora invadevano teleschermi, librerie, negozi di giocattoli in un interscambio per nulla infruttuoso…

EDIZIONI SANTA CATERINA – Quaderni del Master di editoria
Alunni del Master (testi introduttivi Roberto Cicala e W. Fochesato), La fabbrica della fantasia, Storie editoriali di libri per ragazzi, € 18,00
Da anni il Collegio Universitario Santa Caterina dell’Università di Pavia propone un Master di primo livello dedicato a Professioni e prodotti dell’editoria la cui “anima” è Roberto Cicala, docente a contratto di “editoria libraria e multimediale” all’Università Cattolica a Milano e fondatore-direttore della casa editrice novarese Interlinea. Il volume La fabbrica della fantasia è il frutto maturo dei lavori realizzati all’interno del Master ed è ricchissimo di contributi critici su autori (Sepúlveda, Piumini, Ziliotto, Rodari, Dahl…), ma soprattutto su generi, temi e personaggi: non sono trascurati né i fumetti giapponesi né i silent book e l’occhio degli studiosi penetra con intelligenza anche nella storia editoriale e in quella delle traduzioni. Un volume completo, insomma, che aiuterà molti a guardare con occhio più attento la produzione per l’infanzia.

HAMELIN
L’Associazione Culturale Hamelin ormai da anni sonda in modo assolutamente originale tutti i territori della comunicazione per l’infanzia e l’adolescenza; oltre a mostre, corsi di aggiornamento, conferenze e convegni dà alle stampe  volumi che guardano con intelligenza a forme nuove anche a livello di grafica e illustrazione. Il numero 49 di “Hamelin” è dedicato ai Videogiochi e già il sottotitolo un altro modo di raccontare apre uno spazio importante su questo che è uno dei “linguaggi principali della contemporaneità”. “Oblò”, collana di monografie dedicate a illustratori e autori, dedica il n. 5 a Kitty Crowther illustratrice e scrittrice belga vincitrice del prestigioso “Astrid Lindgren Award”. Anche qui la “lettura” dell’opera di Crowther è intelligentemente articolata fra testi critici, intervista, schede dedicate ai singoli libri: una monografia importante che arricchisce il nostro patrimonio critico.

PACINI
Chiara Lepri,  Di bugia in bugia tra le pagine di narrativa per bambini e ragazzi (con un saggio di Flavia Bacchetti), € 14,00
Chiara Lepri, come Barsotti professoressa associata a Roma Tre, dedica al tema della “bugia” un ampio e articolato saggio che parte dai classici anche stranieri della letteratura per l’infanzia e approda al nostro Novecento mettendo quei “mondi rovesciati” rodariani che costituiscono uno dei punti più rilevanti della poetica dello scrittore di Omegna. Faccio una considerazione preliminare utile – ritengo – a valorizzare il bel lavoro di Lepri: chi si occupa di letteratura per l’infanzia oggi ha due strade davanti: una “generalista” tesa a definire storicamente contesti civili, editoriali e figurativi, l’altra “tematica” capace di affrontare argomenti specifici attribuendo loro, nelle conclusioni, valore di esemplarità storica. Ritengo  – ma è opinione del tutto personale – che la prima strada sia ormai abbastanza usurata dalle sintesi, dai “centoni”, dalle antologie e quindi la seconda possa invece riservare sorprese, aprire a nuove possibilità interpretative. Per la “bugia” letteraria – è il caso di dirlo – non ci sono “gambe corte” e Lepri lo segnala fin dall’inizio del suo lavoro riflettendo sul fatto che negli anni Ottanta del secolo scorso molti intellettuali di rilievo, da Giorgio Manganelli a Emilio Garroni, a Umberto Eco indagarono il fenomeno; alcuni di questi, ad esempio Emilio Garroni e Giorgio Manganelli, dedicarono, non a caso, molta attenzione a Pinocchio, il primo nel 1975 Pinocchio uno e bino, il secondo nel  1977 con Pinocchio un libro parallelo e lo stesso Eco nel 1995 costruì con gli studenti un tautogramma con la storia di Pinocchio riscritta utilizzando solo la lettera “P”. D’altra parte, come bene sintetizza l’autrice nella lunga premessa,  il rapporto fra “letteratura,  fiction, bugia” è più stretto di quanto non si creda e non è un caso che nella letteratura italiana, da Ariosto a  Straparola e Bandello, tanto per citare qualche nome, la “bugia” appartenga a quei generi letterari come la commedia e la novella che meglio si addicono al gioco letterario, alla costruzione di fantasia. Per pura curiosità potrei aggiungere che mentre Le avventure di Pinocchio vivono sull’ambiguità della bugia e sulle situazioni paradossali, il realistico Cuore, l’altro classico dell’Italia bambina, non conosce la parola “bugia” ed anzi la madre di Enrico in una delle sue “intromissioni” gli suggerisce di chiedere aiuto al Signore per essere “buono, nobile, coraggioso, gentile, sincero…”. Se poi volessimo lasciare i territori della letteratura che meglio conosciamo per addentrarci nelle voci “minoritarie” (non “minori”) della cultura popolare non avremmo che l’imbarazzo della scelta: dallo Speculum cerretanorum di fine Quattrocento di Teseo Pini a Le sottilissime astuzie di Bertoldo di Giulio Cesare Croce è un susseguirsi di invenzioni per la sopravvivenza (non a caso in un capitolo Lepri parla di “bugie per sopravvivere” e parte dal metà Cinquecento con La vita di Lazarillo de Tormes. A questo punto credo non ci siano dubbi sul mio apprezzamento per il saggio di Lepri….

SCHOLĖ
Angelo Nobile, Storia della letteratura giovanile dal 1945 ad oggi. Autori, generi, critica, tendenze, € 23,00
Angelo Nobile  è stato professore associato di Letteratura per l’infanzia e l’adolescenza all’Università di Parma (e continua nell’insegnamento come docente a contratto); visto che più o meno apparteniamo alla stessa generazione e siamo entrambi liguri le nostre strade si sono incrociate più volte non sempre con tranquillità soprattutto per ragioni di approccio alla produzione per bambini e ragazzi: mezzo secolo fa, infatti, chi si occupava dei nostri argomenti univa all’impegno scientifico quella “passione” che derivava dalla consapevolezza di lavorare in un settore ingiustamente collocato in “serie B”, diviso fra cronaca giornalistica e spicciola pedagogia… erano tempi di “rotture”, di perplessità e polemiche che sarebbe ora difficile (e forse inutile) ricostruire nel dettaglio. Resta il fatto che in tutti questi anni Nobile ha pubblicato moltissimi saggi sulla letteratura giovanile e sulle “questioni” che la riguardano; il suo approccio è stato squisitamente pedagogico e ha segnato un percorso critico che oggi trova applicazione anche in “Pagine giovani”, la rivista che dirige. Parlo dunque di questa sua nuova fatica osservando preliminarmente che alla saggistica specifica su un tema Nobile ha preferito il grande affresco, il quadro storico generale da cui poi ricavare indicazioni e orientamenti; questo impegno di cui, da “topo di biblioteca”, non posso che rallegrarmi ha comportato una mole di lavoro e soprattutto la lettura di migliaia di pagine, frutto sicuramente di una schedatura durata molti anni. Il volume parte dalla situazione del secondo dopoguerra e arriva ad oggi soffermandosi soprattutto su due “rivoluzioni” cui non sempre Nobile riconosce valore di positività, quella del 1968, vera e propria “svolta”, e quella degli anni Ottanta all’insegna anche di una letteratura “trasgressiva”; il libro, “robusto” anche nelle pagine (quasi trecento), scorre via veloce fra autori, titoli, editori, temi, occasioni di dibattito e incontri che in molti casi richiamano alla memoria persone e parole conosciute: non sempre le nostre interpretazioni coincidono, non sono convinto, ad esempio, che i cambiamenti anche nella conduzione delle riviste (penso alla fiorentina “Schedario” ma anche alla genovese “Il Minuzzolo” poi “LG Argomenti”) siano frutto di qualche intenzionale e organizzata  “svolta a sinistra”, penso piuttosto a un cambiamento di prospettiva critica capace di toglierci da una visione provinciale del libro per l’infanzia, di guardare all’Europa e al mondo. Se un’articolata storia della letteratura giovanile ha ancora un senso (e io credo l’abbia)  mi sento dunque di affermare che questo libro dà un senso al lavoro di tanti, “legge” gli autori nel loro contesto culturale e ne evidenzia le scelte, guarda anche ai “giornalini” e ai fumetti come elementi della nostra storia, valorizza infine la memoria personale come elemento documentale rischiando sicuramente molto sul piano interpretativo  ma dimostrando – se ancora fosse il caso – che ogni storia è “costruita” sulle nostre conoscenze ma anche sulle nostre sensibilità individuali, sulle nostre emozioni e questa – in tempi come gli odierni di ostentate certezze – è una lezione per noi non disutile.

TAB EDIZIONI
Le metamorfosi della fiaba, a cura di Angela Articoni e Antonella Cagnolati, € 25,00
FAHRENHOUSE (Salamanca)
La fiaba nel terzo millennio. Metafore, intrecci, dinamiche, a cura di Angela Articoni e Antonella Cagnolati
Articoni e Cagnolati insegnano all’Università di Foggia e da anni si occupano di letteratura per l’infanzia (credo, fra l’altro, che molti dovrebbero essere grati ad Articoni anche per i puntuali, preziosi interventi su Facebook ). Nei due volumi, affrontano in profondità attraverso i saggi di diversi studiosi, il tema della fiaba e lo fanno giocando a tutto campo non nascondendo le difficoltà di un discorso che parte da lontano, dalle potenzialità di un’oralità che univa l’utilità formativa delle prove da superare al fascino del racconto. Chi si è occupato di fiabe sa che queste sono un vero “catalogo dei destini” (Calvino) ma anche un repertorio di modi espressivi che si perdono nel tempo: resto sempre stupito (e affascinato) quando mi capita di ascoltare qualche vecchia registrazione di fiabe in dialetto (ne ho alcune, reperti ormai archeologici, di cinquant’anni fa in lingua genovese) perché trovo nelle pause, nei comprensibili ammiccamenti agli ascoltatori la stessa forza di una rappresentazione teatrale. Ma non voglio dilungarmi su fatti già noti quanto piuttosto osservare che i due volumi vengono a colmare lacune perché coprono aree spesso dimenticate, dalla musica al cinema, dall’illustrazione al fumetto, dalla fiaba di genere all’intercultura. Apprezzo poi il respiro internazionale dei due volumi non solo perché La fiaba del terzo millennio è edito in Spagna e offre in spagnolo alcuni contributi, ma anche perché diversi saggi toccano argomenti che appartengono a tradizioni e mondi diversi, dalla fiaba yiddish alle “fiabe a rovescio” del polacco Bohdan Butenko.

*** Rodariana
In questa mia carrellata fra i libri non potevo ignorare Rodari e allora provo a mettere insieme l’edizione di testi dello stesso con gli interventi critici; sarà un panorama variegato (e spero leggero) come d’altra parte si addice a un autore che ha costruito la sua poetica sulla diversità e sulla molteplicità.

Testi
EINAUDI RAGAZZI
Gianni Rodari (ill. Silvia Rocchi, da un’idea di Ciro Saltarelli, con un pensiero di Gad Lerner), I sepolti vivi, € 14,00
Pubblicato da Rodari su “Vie Nuove” il 6 luglio 1952, l’articolo sulla lotta dei minatori a Cabernardi nelle Marche vicino a Pergola diventa, grazie alle sapienti illustrazione di Silvia Rocchi, graphic novel. Il testo dell’articolo di Rodari riportato in fondo al volume dimostra ancora una volta la straordinaria bravura di Rodari, giornalista “con la voglia di raccontare” (De Luca).
EMME EDIZIONI – 100Gianni Rodari
Gianni Rodari (ill. Sara Paschini), La bora e il ragioniere, € 9,00
Tratto da Il libro degli errori questo bel racconto di Rodari trova in questo albo nuova vitalità grazie alle vivaci, coloratissime illustrazioni della triestina Sara Paschini.

LA NAVE DI TESEO
Gianni Rodari, Scuola di fantasia, € 16,00
Gianni Rodari, Esercizi di fantasia, € 16,00
Con significative introduzioni di Paolo Fallai una nuova edizione di due volumi che possono sia costituire un’utile prosecuzione di Grammatica della fantasia che offrire uno spaccato della capacità di Rodari di riflettere sulla lettura e sulla letteratura per l’infanzia.

EINAUDI RAGAZZI
Gianni Rodari – disegni di Alessandro Sanna, Codice Rodari, € 18,00 
È nota la passione per il disegno di Rodari: i suoi schizzi a penna, i suoi disegni allusivi testimoniano un interesse non episodico verso l’illustrazione soprattutto verso un’illustrazione allusiva che “leggesse” i testi senza sovrapporsi e fosse capaci di vivere in autonomia sulla pagina. Per questo credo che Rodari avesse trovato in Bruno Munari il suo interprete ideale: pochi tratti di pennarello e già il testo aveva conquistato un nuovo spazio nell’immaginario del lettore. Dico questo perché questa particolarissima antologia di Rodari (ventisette parole e testi opportunamente scelti da Melania Longo) “immersa” nei segni e nei colori di Sanna mi ha fatto pensare a quanto lo scrittore di Omegna avrebbe apprezzato un simile “gioco” che dà spazio al lettore, che suggerisce e non impone ma anzi “apre” a una molteplicità di significati. Elegante, degna della tradizione di Einaudi Ragazzi, anche la copertina. Un “codice” dunque destinato all’infanzia che gli adulti sapranno apprezzare.

MACCHIONE
Chiara Zangarini, Scritto e Firmato da Gianni Rodari. Il registro di classe della terza elementare di Uboldo dove nacque la Fantastica, Interviste, ricordi e testimonianze a cura di Alessandro Colombo, €  15,00

Perché non possiamo non dirci “rodariani” mi pare un bel motto, dal suono definito capace di scalzare i “cristiani” di Benedetto Croce: lo affermo con qualche ironia perché questo centenario ci ha ormai assuefatto ai “rodariani” in servizio permanente  effettivo e a quelli di complemento, ai citazionisti  compulsivi e agli utilizzatori finali delle citazioni medesime, insomma se valesse il principio applicato da Rodari nel suo barone Lamberto noi, a forza di ripeterne il nome, lo ritroveremmo qui davanti in carne e ossa a guardarci con ironia, magari in calzoni corti perche “lambertianamente” ringiovanito … Dico questo non certo per rinnegare il nome di Rodari ma solo perché osservo quanto questo sia diventato per alcuni motivo di un’esibizione di sé che nulla ha a che vedere con la ricerca che è anche scavo silenzioso e modestia di approccio. Per fortuna – e lo dico con molta convinzione – esiste chi da anni studia Rodari non pretendendo di impartire lezioni a qualcuno, ma solo mettendo a disposizione, con umiltà, i risultati della sua ricerca, parlo naturalmente di Giorgio Diamanti prezioso biobibliografo di Rodari cui siamo tutti ricorsi, ma qui parlo soprattutto di  Pietro Macchione, l’illuminista rivoluzionario (sua definizione) editore a Varese che ha fatto del lavoro di ricerca su Rodari giovane una ragione di vita: potrà sembrare strano ma fino a venticinque anni fa poco sapevamo degli anni della formazione di Rodari, di quegli anni dell’infanzia e della giovinezza trascorsi tra Omegna, Gavirate, Varese e dintorni che invece sono così importanti per la poetica di un autore; cominciò a parlarne Macchione in Letteratura e popolo: analisi di un’esperienza provinciale, Varese 1944-1960, con repertorio di 33 autori e i primi scritti di Gianni Rodari (Lativa, Varese, 1984), continuò Luciano Caimi puntando soprattutto sugli anni del seminario e dell’esperienza religiosa (Gianni Rodari: gli anni della formazione e della prima militanza comunista. 1920-1946 in “Annali di Storia dell’Educazione e delle Istituzioni Scolastiche”, n. 1, 1994) e a dare completezza al quadro arrivarono i volumi di Macchione ormai diventato editore in proprio: Gianni Rodari e la signorina Bibiana. I racconti e gli scritti giovanili (con Chiara Zangarini e Ambrogio Vaghi), Macchione Editore, Varese, 2010; Storia del Giovane Rodari (con Chiara Zangarini e Ambrogio Vaghi), Pietro Macchione Editore, Varese, 2013. Se a questi aggiungiamo il testo edito da Macchione nel 2006 con l’Associazione Amici di Fignano Gavirate, Ricordar Rodari e l’altro del 2010 di Maria Grazia Ferraris, Gianni Rodari un fantastico uomo di lago stampato solo a cura degli Amici di Fignano, ci rendiamo ben conto delle energie positive che Macchione ha attivato: un team di collaboratori capace di  “sporcarsi le mani” negli archivi per restituirci le collaborazioni di Rodari sedicenne a “L’Azione Giovanile” (già reperite da Caimi), a “L’Ordine Nuovo” di Varese, al “Corriere Prealpino” più una serie di memorie dirette dall’Autobiografia dello scrittore alle testimonianze di chi in quegli anni l’aveva conosciuto. Questa lunga premessa per dire che il volume di oggi aggiunge una tessera all’importante mosaico delle prime esperienze rodariane: all’inizio dell’anno scolastico 1942-1943 il maestro Giovanni Rodari arriva in prima nomina come insegnante di ruolo a Uboldo frazione di Saronno, gli viene assegna una terza maschile di quarantasei alunni abbastanza diversi per età (il 33% della classe era formato da ripetenti); il giornale della classe riprodotto anastaticamente dà conto del programma da svolgere e delle attività mensili: dalla lettura delle notazioni non attendiamoci di trovare già il Rodari della maturità che conosciamo, troviamo però diverse buone sorprese con il giovane maestro che il 18 novembre scrive che “il freddo si fa in questa classe terribilmente sentire… le facce restano pallide, livide… e non è possibile che profittino di una scuola di questo genere”. Anche a livello di didattica emergono significative indicazione, quella del 25 novembre che vede Rodari far lezione di storia sulle 5 giornate di Milano mostrando “le caricature milanesi dell’epoca” o quella del 19 aprile che vede Rodari proporre agli alunni “di scriversi su un biglietto… tutto quello che volessero”: “Ne sono usciti i diari più spigliati e vivaci ch’io non abbia mai letto”. Non voglio dilungarmi ma ancora una volta  l’editore Macchione ha colpito nel segno e Chiara Zangarini ha curato con bravura e precisione questo prezioso volume.

Saggi
EA ANICIA
Gianni Rodari. Incontri e riflessioni a cento anni dalla nascita, a cura di Letterio Todaro,  € 30,00
Il 14-15 gennaio (prima che la pandemia ci chiudesse in casa ad incontrarci solo online) presso il Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università di Catania si è svolto un convegno internazionale dedicato al nostro scrittore; a Altre cento di queste favole. Incontri e riflessioni sulla figura e l’opera di Gianni Rodari a un secolo dalla nascita (1920 – 2020) hanno partecipato una ventina di studiose e studiosi non solo italiani. “Anima” di questo convegno è stato Letterio Todaro professore associato di Storia dell’editoria pedagogica e del libro per l’infanzia che nelle scelte dei titoli delle relazioni ha dato prova di equilibrio e competenza puntando all’originalità di argomenti rodariani specifici senza però trascurare il quadro storico d’insieme. Gli Atti del convegno usciti nel novembre scorso confermano l’ottima impressione iniziale perché l’opera rodariana viene letta a diversi livelli (pedagogico, linguistico, giornalistico, storico-educativo…) ma soprattutto viene inserita in un contesto mondiale grazie alle relazioni sulla fortuna dello scrittore in Unione Sovietica, Polonia, Germania, Romania, Stati Uniti…Significativa e originale, infine, l’appendice Piccolo repertorio di “fantastica casalinga” curata da Marnie Campagnaro e frutto del lavoro dei partecipanti al Corso di perfezionamento Lettura e letteratura per l’infanzia e l’adolescenza dell’Università di Padova.

LiNDAU – i leoni
Anna Roberti, Cipollino nel paese dei soviet – La fortuna di Gianni Rodari in URSS (e in RUSSIA), € 18,50     
Il centenario rodariano è servito senza dubbio a mettere un punto fermo nell’acquisizione dei dati biografici legati soprattutto agli anni giovanili, ma è servito anche a seguire nuove “piste” su temi specifici della sua esperienza giornalistica e letteraria. A me, ad esempio, aveva sempre incuriosito il fatto che gli “appunti di viaggio” di Giochi nell’Urss diario dell’ultimo soggiorno di Rodari in Unione Sovietica (29 agosto – 28 ottobre 1979) pubblicati postumi da Einaudi nel 1984 non avessero suscitato particolari reazioni critiche quasi a confermare il disinteresse dei più per l’altro Rodari, quello non immediatamente destinato all’infanzia. Ed invece Giochi nell’Urss è testo significativo per ragioni pedagogiche (la volontà di capire l’infanzia e le peculiarità di un paese attraverso i giochi), politiche (il disincanto nei confronti di quel sistema sovietico che di lì a pochi hanno avrebbe collassato), personali (molte notazioni danno idea di travagli interiori e di criticità non risolte). Con enorme interesse ho dunque affrontato il saggio di Anna Roberti e le mie aspettative non sono andate deluse visto che ci troviamo davanti a uno dei lavori più originali e interessanti dedicati in questi ultimi anni a Rodari per molti motivi: anzitutto quello della ricerca delle fonti e della documentazione che le consentono di datare con precisione i viaggi di Rodare in Unione Sovietica ma anche di correggere le molte imprecisioni figlie soprattutto di memorie sbiadite; in secondo luogo quello filologico perché la conoscenza approfondita della lingua e della letteratura russa ha consentito a Roberti di confrontare testi originali e traduzioni trovando, ad esempio, interessanti modifiche nei testi delle filastrocche tradotti dal poeta Samuil Maršak (quelle “etniche/etiche” nella citazione delle nazionalità dei bambini della filastrocca Girotondo di tutto il mondo mi hanno particolarmente stimolato) e scoprendo derivazioni inaspettate come quella che fa nascere da una poesia di Maršak, Da dove è venuto il tavolo?, tradotta e pubblicata nel ’53 su “Il Pioniere”, l’idea della filastrocca rodariana Che cosa ci vuole diventata poi la famosa canzone di Endrigo-Bacalov Ci vuole un fiore. Come terzo motivo citerò quello visivo perché Roberti mette ordine nei tanti prodotti teatrali, cinematografici, televisivi costruiti intorno ai personaggi e alle storie di Rodari. Una ultimo motivo di consenso riguarda il contesto storico-politico nel quale Rodari si muoveva e cioè il rapporto fra Unione Sovietica e Partito Comunista italiano… Insomma Roberti ha condotto magistralmente una ricerca specifica e se da un lato ha  chiuso un capitolo importante della storia della fortuna di Rodari dall’altro ha indicato a tutti noi un metodo di lavoro per affrontare correttamente il ricco universo delle traduzioni straniere dello scrittore.

Si parla di Rodari in
KALANDRAKA
Alfredo Gόmez Cerdá (il. David Pintor), Sette chiavi per aprire i sogni, € 15,00
Fra i sette autori che nei bei racconti di Alfredo Gόmez Cerdá aprono “la porta che dà sul mondo dei sogni più belli” non poteva mancare Gianni Rodari che apre il volume davanti a Tomi Ungerer, Astrid Lindgren, Roald Dahl e altri… un bell’inizio per un libro originale, divertente (e istruttivo).