Ho aspettato un giorno per commentare l’intervento dell’amico Paolo Amaro perché speravo che, nel frattempo, il governo (la minuscola ben si addice all’evanescente presidente del consiglio) risolvesse almeno la questione dei disperati della “Diciotti” e invece siamo sempre al “bullismo” di Salvini che per fortuna non ha ancora messo nulla su Facebook relativo alle donne sbarcate perché portano i segni di violenze sessuali subite nei campi libici (cioè negli hotel di lusso che ha visto Salvini)… meglio così perché potevamo aspettarci (purtroppo con tanti like di italiani) un semplice “Dovevano restare nel loro paese” ma anche un più complesso, articolato discorso (il massimo per un simile cultore della lingua italiana) del tipo “Questi africani sono bestie…. Pensate a quelli che qui da noi violentano le nostre ragazze…”  Ma lasciamo perdere e riprendiamo il discorso sul futuro che si annuncia un po’ più russo e meno europeo; quattro notizie questa sera (25 agosto) mi hanno colpito e sono – se ci pensate –  connesse fra loro: l’enorme mostra di prodotti bellici che Putin ha allestito a 50 chilometri da Mosca e che è visitata da migliaia di russi (bella mostra di potenza e di rinato orgoglio nazionalista); il fatto che l’Albania accetti 20 disperati della “Diciotti”, al di fuori di ogni schema europeo, in una trattativa a due; l’arrivo a Roma del primo ministro ungherese in visita a Salvini; il fatto che proprio l’Ungheria e i paesi di Visegrad siano quelli che meno versano e più prendono dall’Europa… Senza essere maliziosi secondo voi Salvini convincerà Orbán a versare un po’ di più all’Europa e a condividere i disperati dell’Africa? O parleranno delle prossime elezioni europee per sconquassare ancora un po’ questa Europa e avvicinarci alla Russia? È aperto un concorso pronostici…