Premessa
I quattro giorni del sogno bolognese sono terminati: dico sogno perché l’atmosfera che ogni anno respiro a Bologna è la stessa di quando quarantaquattro anni fa varcai per la prima volta l’ingresso dei padiglioni: è un’atmosfera particolare, quasi il tempo restasse sospeso fra voci, odori e colori e come in un sogno, appunto, l’attenzione fosse concentrata su un’unica trama. Penso che analoga sensazione totalizzante abbiano provato la quarantina di mie studentesse di Scienze della Formazione primaria (future insegnanti di scuola dell’infanzia e di primaria) che martedì 27 da Genova sono approdate a Bologna per la loro prima Fiera…
Qualche dato conclusivo
Come sempre la macchina dell’organizzazione fieristica, dalla Segreteria all’Ufficio Stampa, ha funzionato alla perfezione, non ci sono state sbavature e i numeri in crescita forniti dalla Fiera confermano il trend positivo dell’editoria per ragazzi: presenze totali 27.642 (+3% rispetto al 2017) di cui 12.403 stranieri (+6% rispetto al 2017); 1390 espositori (110 in più rispetto al 2017, con un +8,6%) provenienti da oltre 77 Paesi e regioni del mondo. Al di là dei numeri Bologna si conferma la Fiera internazionale più importante del settore capace di interloquire sia con “New York Right’s Fair” la manifestazione dedicata allo scambio e alla vendita dei diritti d’autore in ambito editoriale (New York, 30 maggio – 1° giugno 2018) che “China Shanghai International Children’s Book Fair” (Shanghai, 9 – 11 novembre 2018).
Anche la Mostra degli illustratori è stata un successo e prenderà il volo verso Cina e Giappone. Fortissima, infine, la presenza della stampa (più di 700 giornalisti di cui quasi il 30% stranieri provenienti da 38 paesi diversi). Ho dato il mio piccolo contributo, oltre che con le segnalazioni di questo sito, con un articolo su “Il Secolo XIX” di lunedì 26 marzo. La prossima edizione della Fiera (25 – 28 marzo 2019) avrà come paese ospite la Svizzera.

Manifestazioni che mi hanno visto presente

Più di 200 sono state le manifestazioni interne alla Fiera e nella città di Bologna (dibattiti, presentazione di libri, incontri con autori e illustratori); di alcune sono stato protagonista insieme ad altri:

  • Lunedì 26, ore 13,00 Caffè degli illustratori – presentazione delle terne della 37a edizione del Premio Andersen dedicato ai libri e agli autori per l’infanzia; faccio parte della Giuria e nel corso della manifestazione, insieme a Barbara Schiaffino, Walter Fochesato e Maria Fontana, ho ricordato la figura del fondatore, Gualtiero Schiaffino, scomparsi dieci anni fa. Il 26 maggio nel Munizioniere di Palazzo Ducale a Genova avverrà la proclamazione dei vincitori.

 

 

 

 

  • Martedì 27, ore 13,30 Sala Melodia, Centro Servizi Blocco B – La casa editrice Carthusia ha presentato molte novità e ha chiesto a qualche critico di intervenire su specifici albi; a me sono toccati due testi particolarmente riusciti per progettualità, TinoTino TinoTina Tino Tin Tin Tin di Elisabetta Garilli e Emanuela Bussolati e Che capolavoro!di Riccardo Guasto. Appare riduttivo definire il testo di Garilli e Bussolati albo di educazione musicale perché qui la musica impregna ogni parola, ogni figura, ogni sistemazione grafica della pagina: se Bussolati sa illustrare con gioia e intelligenza compositiva ogni cosa compresa la musica, Elisabetta Garilli e i musicisti di “Garilli Sound Project” restituiscono suoni attraverso gli oggetti più disparati (dai fogli di giornale ai pentolini) ma, come abbiamo avuto modo di constatare in sede di presentazione, non è solo bravura tecnica, è anche impegno pedagogico a far sì che in ogni momento della nostra vita entrino sotto forma d’arte i suoni, i colori, le parole. Ecco, grazie a una mia studentessa presente a Bologna, un piccolo, divertente filmato dell’esibizione…

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  • Sempre relativo all’arte (in questo caso figurativa) Che capolavoro!di Riccardo Guasto (l’albo è nato in occasione della quinta edizione del Festival della Cultura Creativa promosso dall’Associazione Bancaria Italiana con l’intelligente cura di Giovanni Porcari) non necessita di parole perché si affida – come ho scritto nelle ultime pagine dell’albo – “lla forza del segno, all’intensità del colore, al gusto della contaminazione […] Il risveglio del semplice personaggio e il suo percorso fino al grande albero dell’arte, cui tutti possono contribuire, è un’avventura nell’immaginario”… Tanti nomi di artisti illustri compaiono attraverso citazioni delle loro opere (da Botticelli a Mondrian, da Vermeer a Modigliani) e danno un senso pedagogico compiuto a un testo dove divertimento e cultura trovano sintesi straordinaria.

 

  • Martedì 27, ore 15,30 Sala Bolero, Centro Servizi Blocco B – Tanti auguri Mino Milani. Ho partecipato all’evento organizzato da Hamelin per celebrare il novantesimo compleanno di Mino Milani, una dei “grandi” della letteratura non solo per ragazzi. Per l’occasione ho portato con me uno dei libri dedicati a Tommy River, personaggio di cow boy crepuscolare inventato da Milani per il “Corriere dei Piccoli” sul finire degli anni Cinquanta del secolo scorso… Le puntate di Tommy River hanno scandito parte della mia infanzia e i volumi della saga hanno completato la mia adolescenza… Grazie Mino! E grazie anche al gruppo degli Hamelin che per l’occasione ha pubblicato un preziosismo “Oblò” n. 3 (il secondo numero è dedicato all’illustratore Sergio Ruzzier) contenente diversi saggi sull’autore e un’importante bibliografia.

 

  • Mercoledì 28, ore 10,00 Sala Bolero, Centro Servizi Blocco B – Con la relazione Carla Poesio. Una vita nella letteratura per l’infanzia ho aperto il Convegno Carla Poesio, a woman of passion, dedicato al ricordo di Carla Poesio anima della Fiera recentemente scomparsa. A Carla, alle sue competenze internazionali, alla sua intelligenza e sensibilità dobbiamo tutti qualcosa; la sua storia si è snodata per oltre un sessantennio portando oltre i confini nazionali i nostri autori e valorizzando da noi il meglio della produzione straniera.

 

  • Mercoledì 28, ore 15,00 Caffè degli Autori – Ho presentato insieme a Rosy Nardone, Monica Martinelli e all’autrice il  libro di Marzia Camarda, Una “savia bambina”. Gianni Rodari e i modelli femminili, testo di grande interessa perché capace di guardare da una prospettiva inedita e originale l’intera opera del nostro Gianni.

 

*** Albi per tutte le età

Orecchio acerbo

  • Daishu Ma, La foglie, €19,50

Illustratrice cinese trapiantata in Europa, Daishu Ma ha presentato durante la Fiera di Bologna, alla Libreria Giannino Stoppani, i due suoi ultimi lavori editi in Italia: Ti chiamerò papà (testo di Can Ran, Rizzoli) e questa La foglia che è albo senza parole perché le parole non servono a raccontare la magia di una foglia “viva” calata in un paesaggio plumbeo, invernale, soffocato dalle automazioni. Daishu Ma non ha pretese educative né vuole trasmetterci elementi di botanica, da innamorata della nature ci parla piuttosto, attraverso immagini dense e suggestive, della bellezza che può star chiusa anche dentro cose apparentemente senza importanza, della vita che può tornare a risplendere partendo da quei fatti minimi che troppo spesso trascuriamo.

*** Albi per i piccoli

Ape Junior

  • Ingela P. Arrhenius, Macchine e motori, € 10,90

Piccolo albo pop up con tanti mezzi di trasporto, piacerà ai piccolissimi proprio perché maneggevole  e divertente.

Giralangolo

  • Benji Davies, Il Grotlyn, € 15,00

Tenerissima e divertente la storia di questa scimmietta che per costruire una mongolfiera e allegramente fuggire dal padrone suonatore d’organetto, ruba in giro gli oggetti più disparati… Umoristici e ben riusciti i personaggi, ariosa la pagina….

  • Teresa Porcella – Lucia Mattioli, Giallo Max, € 15,00

È un originale gioco di costruzione di parole e situazioni questo sapientemente costruito da Teresa Porcella e vivacemente illustrato da Lucia Mattioli: chi è Max? All’inizio non lo sappiamo, ma conosciamo il suo cane Felix “abitato” dalla pulce Alix “domata” da Sprix ecc. ecc. fino al ritorno all’origine con Max che finalmente si rivela al lettore. Albo davvero ben riuscito.

Matilda editrice

  • Annamaria Piccione – Viola Gesmundo, Se dico no è no, € 12,00
  • Gosia Herba & Mikołaj Pa, L’elefante sulla luna, traduzione di Maria Giuliana Saletta, € 16,00

Due storie molto diverse: la prima si affida maggiormente alla parte scritta e tocca – anche se con leggerezza – temi rilevante come quelli delle differenze (maschio – femmina) e dell’affettività; la seconda, più leggera anche a livello di testo, parla di un’astronoma un po’ originale che invece di guardare con il telescopio e non essere creduta dai colleghi decide di installarsi direttamente sulla Luna scoprendola dal vivo.

Nord – Sud

  • Anna Vivarelli – Guido Quarzo, Il viaggio di Adelia, illustrazioni di Sofia Paravicini, € 13,90

La principessa si trova stretta nel suo ruolo, va in giro per il mondo e riesce ad aiutare molti… rifiuta però di baciare il rospo e di trasformarlo in principe… fiaba di impianto apparentemente tradizionale che ammicca al lettore e ci porta altrove, sui sentieri di un simpatico, ironico capovolgimento del lieto fine. Gradevoli le illustrazioni di Sofia Paravicini.

Zoo libri

  • Cristina Valentini – Maria Moya, Le scarpe della volpe, € 15,00

Albo di poche parole e molti disegni: divertenti le combinazioni di personaggi, gli intrecci di parole, i cambiamenti di senso che richiamano molto alla tradizione popolare.

  • Manuela Monari – Evelyn Daviddi, Un Bacio in Viaggio, € 15,00

Mi è piaciuta moltissimo la finezza di questo albo: si possono raccontare storie delicate costruendo il leggero percorso d’un… bacio….

  • Rob Hodgson, Il lupo e la caverna, € 16,00

Inversioni delle parti in un album divertente: il lupo perde il pelo ma non il vizio e insiste per far uscire l’essere misterioso che si nasconde in una caverna, prima lo invita a giocare, poi, spinto dalla fame, lo adesca con una ciambella, ma non sa l’essere misterioso è un grande orso e qui la storia si capovolge, è il lupo a rifugiarsi nella caverna invitato dall’orso ad uscire per giocare…

*** Da 7 a 9 anni

Salani

  • Russell Hoban, Il maialino di marzapane, illustrazioni di Quentin Blake, traduzione di Riccardo Cravero, € 8,50

Trovo che la pubblicazione di questo racconto sia davvero degna della miglior tradizione di “Gl’Istrici” la collana, fondata nel 1986, in cui Donatella Ziliotto ha trasfuso la sua passione e la sua competenza a livello internazionale; la storia è leggera ma costruita secondo i canoni delle catene del fiabesco, dal maialino di marzapane che si dispiace per non essere diventato un dolce boccone agli incontri con oggetti e animali pieni di vitalità. Sono certo che il piccolo libro piacerà ai giovanissimi lettori grazie anche al segno ormai collaudato e riconoscibile di Quentin Blake.

  • Achille Campanile, Celestino e la famiglia Gentilissimi, adattamento di Mila Venturini, illustrazioni di Mariolina Camilleri, € 12,00

Nonostante sia contrario, in linea di principio, agli interventi sui testi per renderli alla portata dell’infanzia, sono felicissimo di questo adattamento (peraltro molto serio) del testo di Achille Campanile (1899 – 1977) perché riporta alla luce l’umorismo di un grande autore del Novecento: ho sempre visto, infatti, molti limiti nelle nostre storie scolastiche della letteratura e fra questi ho emerge ben nitido quello di aver bandito gli autori umoristici e satirici (penso a Petrolini, a Palazzeschi, a Campanile, a Zavattini, a Flaiano e arrivo a Stefano Benni)… è come se la scuola dicesse agli studenti che la letteratura che conta è solo quella “seria”, realistica, aliena dai paradossi e dalle provocazioni… Ottima iniziativa, dunque, aver riportato alla luce i problemi della famiglia Gentilissimi alle prese con le convenzioni sociali e con l’immancabile rompiscatole che rovina le loro vacanze.

*** Da 11 a 12 anni

Salani

  • Astrid Lindgren, Il libro di Bullerby, illustrazioni di Ingrid Vang Nyman, traduzione di Laura Cangemi, € 14,90.

Dopo circa quarant’anni di assenza (era pubblicato da Vallecchi) torna disponibile una felicissima Lindgren che valorizza con la sua straordinaria bravura l’intrecciarsi delle vite di bambini capaci di trovare all’interno di un minuscolo paese e di una piccola comunità quegli spazi ludici che sono anche spazi di crescita e di maturazione.

*** Da 12 a 14 anni

Rizzoli

  • Andrea Valente, Canzoni senza musica. Trenta racconti con un sorriso in sottofondo, Rizzoli, € 15,00

Per gli appassionati delle definizioni dirò che la forma narrativa di Andrea Valente è indefinibile: scrive racconti? Aforismi? Fiabe? Storielle umoristiche? È scrittore impegnato o divertito flâneur della letteratura? Voglio divertirmi anch’io, ammirato lettore, sostenendo che Andrea è tutti questi stili, impersona tutte queste figure. La sua è una scrittura imprevedibile e leggera che ci trasporta (per fortuna) “fuori” dai consueti binari: altri narratori avrebbero trattato i ricordi scolastici, gli amici, i sogni e le delusioni con accenti nostalgici magari legati strettamente alla dimensione formativa, invece Andrea muove in direzione diversa, ognuno dei racconti che compongono il libro ha un suo centro di gravità, un momento che riesce a scompaginare l’ordine costituito dell’osservazione realistica. Dietro Canzoni senza musica c’è sì il punto di vista dell’autore ma c’è anche il suo sorridente ammicco al lettore quasi un invito a costruire tutta un’altra storia.

Salani

  • Peter Brown, Il robot selvatico. Una storia di amicizia e di amore universale, traduzione di Dida Paggi, € 13,90

Ritengo che alcuni dei temi in  cui, con molti margini di creatività, possano ancora muoversi gli autori siano quelli delle realtà aumentate e delle distopie: il fantasy tradizionale sembra aver toccato ormai il massimo del consenso e pare scendere a livello editoriale mentre aumentano testi come questo bel romanzo di Brown che in una prospettiva attualissima ricorda quanto fece già negli anni Cinquanta e Sessanta del secolo scorso Marcello Argilli che inventò due personaggi (Chiodino e Atomino), in qualche modo automi e figli rispettivamente dell’era industriale e di quella atomica, capaci però di provare sentimenti di amicizia, solidarietà e giustizia. Qui è un robot femmina che, novella Robinson, si trova, dopo un naufragio, in un’isola deserta e adatta le sue possibilità alla sopravvivenza trovando modo di instaurare rapporti che, per chi l’ha programmata e ora la cerca, sono troppo umani… Altro non aggiungo se non il fatto che si tratta di un romanzo ben costruito che sicuramente coinvolgerà i lettori.

*** Per tutte le età

Bompiani

  • Donatella Ziliotto, Pensa giornalino! Diari di una bambina che amava i diari, introduzioni di Martina Forti e Beatrice Masini, € 15,00.

È cosa nota l’amore e la cura con cui Donatella Ziliotto, fin da bambina, teneva un diario dove segnava avvenimenti, emozioni, letture ed è altrettanto noto il fatto che da questi diari avesse tratto spunto per uno dei suoi romanzi migliori, Un chilo di piume un chilo di piombo; altra cosa, però, è la scelta di oggi che la figlia Martina Forti ha compiuto all’interno dei diari della mamma in un periodo compreso fra il 1940 e il 1949 (dagli otto ai diciassette anni di Donatella): il ritratto che ne emerge, fondamentale per capire non solo la poetica della scrittrice, ma anche per “leggere” la formazione di una giovane intellettuale negli anni della guerra e della prima ricostruzione, è a tutto tondo perché la giovane Ziliotto annota con cura, semplicità e leggerezza (le stesse caratteristiche che più avanti renderanno importante la sua esperienza di scrittrice) ogni avvenimento quotidiano: ci sono, ogni tanto accompagnati da disegnini, la vita domestica e l’esperienza scolastica, i visi delle amiche e i titoli dei libri, i luoghi delle gite e la cronaca bellica (21 luglio 1944: “In questo clima di guerra io non so scriver altro che di guerra, di guerra e di guerra…”)… Insomma ho letto queste pagine con ammirata commozione e penso all’intensità dei sentimenti della figlia Martina nella lettura e nella scelta: un modo elegante e ammirevole (bella e sobria anche l’edizione) per rendere omaggio alla madre e alla scrittrice.

La Nuova Frontiera Junior

  • Sergio Tofano, Il romanzo delle mie delusioni racconto piuttosto lungo (€  14,50)

Qualche riflessione: in Il romanzo delle mie delusioni di Sergio Tofano, uscito a puntate sul “Corriere dei Piccoli” nel 1917, ripreso in volume da Mondadori nel ’25 e da Einaudi nel 1977, il protagonista  Benvenuto ha un pessimo curriculum scolastico e dopo innumerevoli vicissitudini scolastiche trova il precettore che fa per lui, tal Palmiro Mezzanella “giovane alto, con una lunga zazzera di capelli color paglia, magro…”, che mette al bando grammatica, storia, geografia, aritmetica e al posto delle materie racconta favole incantando Benvenuto; il potere dell’affabulazione è tale che Benvenuto ruba al maestro un paio di magici stivali fatti con la pelle di quelli delle sette leghe, parte alla scoperta del mondo delle fiabe e incontra personaggi che pur appartenendo al mondo della fiaba vivono in una frustrante quotidianità… Il romanzo delle mie delusioni ha tutti gli aspetti del romanzo di formazione, di una formazione, però, al contrario costruita sulla delusione, sull’ironia, sulla scarsa valenza dei luoghi comuni. Appare significativo che il testo di Tofano sia uscito nel momento più duro del primo conflitto mondiale: “non credete – sembra suggerire l’autore – alla fiabe tradizionali, al buon senso e al lieto fine, rendetevi piuttosto disponibili a capovolgere, a divergere, a salvare non la fiaba ma la logica che la presiede”. Per tutti questi motivi plaudo con convinzione alla bella e nitida ristampa di La Nuova Frontiera.

Rizzoli

  • Gek Tessaro, Pinocchio, € 21,00

Talvolta provo un po’ di imbarazzo a parlare di alcuni autori perché ho paura che all’analisi puntuale delle loro opere possa far velo l’amicizia e la stima che nutro nei loro confronti. Uno di questi è Gek Tessaro la cui bravura va in coppia con la travolgente simpatia; la difficoltà a dir qualcosa è ancora maggiore per questo Pinocchio perché Gek, donandomi il volume, l’ha impreziosito con dedica e disegno… Lasciamo però perdere l’amicizia e veniamo al libro che è una “rilettura” del capolavoro collodiano: “Il mio Pinocchio […] è il burattino, diverso da tutto ciò che lo circonda. È straniero al mondo che attraversa, anche se questo mondo lo tocca, lo manipola, lo cambia. Anche attraverso le immagini avevo perciò bisogno di sottolineare la natura differente di Pinocchio. Avevo bisogno di una separazione netta, quasi violenta. Per questo Pinocchio è bianco”… Ho voluto riportare per intero questo paragrafo dell’introduzione perché a me pare che renda idea piena dell’operazione sul testo e sulle immagini che Gek ha compiuto: sono centinaia le pagine che interpretano Pinocchio, altrettante sono le riletture che calano il burattino in contesti diversi e le illustrazioni che accompagnano le edizioni del libro in ogni parte del mondo, ma la rilettura di Gek ha il dono della profondità psicologica e sociale, ribadisce, ad un tempo, il carattere di indipendenza che Collodi ha dato al suo personaggio e la necessità di tenere lontano quel “buon senso” sociale che taglia le ali alla libertà, alla creatività, allo sviluppo della persona.

*** Per gli educatori e gli studiosi

FrancoAngeli

  • Martino Negri, Pierino Porcospino. Prima icona della letteratura per l’infanzia, € 32,00

Il dato consolante che mi accompagna in questi primi anni di pensione dall’Università è quello relativo ai nuovi docenti della materia che nell’ultimo decennio si sono affermati sul piano della riflessione critica… già perché è inutile nasconderlo: la “bacchetta magica” dell’essere docente universitario non serve se alla base mancano competenze disciplinari e capacità di lettura e interpretazione dei fenomeni; a costo di scontentare qualcuno dirò che fino alle soglie del nuovo millennio il panorama era abbastanza desolato perché, a parte il caso eccezionale di Antonio Faeti e Bologna e la storica competenza di Anna Maria Bernardinis, o la materia era insegnata da docenti attardati su metodologie “stantie” e provinciali o, ancora peggio, era affidata al ricercatore di altra disciplina “sfornito” di altro incarico di insegnamento… Per fortuna l’obbligatorietà di Letteratura per l’infanzia nel Corso di Laurea in Scienze della Formazione primaria ha costretto gli Atenei (e nello specifico le Facoltà, ora Dipartimenti, di Scienze della Formazione) ad alzare il livello qualitativo dei docenti e così, dopo quasi vent’anni, una nuova generazione di studiosi ha cominciato ad occupare, finalmente in modo legittimo anche a livello di concorsi, insegnamenti e cattedre… Per non correre il rischio di dimenticare qualcuno non farò nomi e analogamente mi asterrò dall’ascrivermi anche il piccolissimo merito di aver sempre valorizzato, nei limiti del possibile e delle mie competenze, ogni nuovo indirizzo di ricerca… Questa lunga premessa mi consentirà anche di evitare di “allargarmi” troppo nelle lodi a Martino Negri i cui lavori critici hanno preso fin dall’inizio la direzione originale dell’analisi della “tessitura” fra parole e immagini e dell’incidenza che questo ha avuto (e ha) nella formazione dell’immaginario: dalla ristampa anastatica di Viperetta di Antonio Rubino (Scalpendi, 2010) cui Negri aggiunge un esauriente studio sulla nascita del testo alla cura (con Francesco Cappa) della preziosa autobiografia di Leo Lionni (Tra i miei mondi, Donzelli, 2014); oggi Negri arriva con un saggio articolato, dettagliatissimo e avvincente all’origine di un’icona fondamentale della letteratura per l’infanzia, quella di Pierino Porcospino dello psichiatra Heinrich Hoffman che dalla Germania del 1845 superò molti confini e divenne patrimonio del mondo. Ritengo che lavori del genere – come altri di molti coetanei di Negri impegnati in diversi nostri Atenei – dimostrino ancora una volta la ricchezza (e la complessità) della nostra materia.

iemme edizioni

  • Storie di bambini Zoom, € 12,90

È il primo Quaderno di Oltre la frontiera. Dialoghi sull’infanzia tra letteratura e illustrazione e ospita, curati da Donatella Trotta, gli Atti del Convegno tenutosi il 7 aprile 2017 presso l’Istituto degli Innocenti di Firenze. Il Convegno e il volume stesso meritano qualche spiegazione e lo farei partendo dal vecchio adagio “da cosa nasce cosa…” perché nel nostro caso l’origine è quella della bellissima Mostra Storie di Bambini che offre ai visitatori più di duecento tavole di Letizia Galli dedicate all’infanzia, anzi alle infanzie… alla Mostra hanno cominciato ad accompagnarsi convegni, laboratori, spettacoli teatrali e presto, in diverse città, Storie di bambini è diventata occasione di molteplici iniziative culturali sempre di alto livello qualitativo. Concludo ricordando che partecipai al Convegno fiorentino (nel volume di oggi c’è anche un mio breve contributo) e quella fu l’ultima volta in cui vidi Carla Poesio (sarebbe mancata di lì a poco) che aprì la discussione con un intervento (l’ultimo suo) come sempre colto e chiarissimo.

University Press – Sapienza Università Editrice

  • Tullio De Mauro, a cura di Stefano Gensini, Maria Emanuela Piemontese, Giovanni Solimine, € 15,00

Nella collana “Maestri della Sapienza” esce questo denso volume dedicato a Tullio De Mauro scomparso nel gennaio del 2017: gli importanti contributi critici di ex colleghi e studiosi confermano la sua grande poliedricità: De Mauro fu un intellettuale e un docente universitario che pur non rifiutando gli impegni accademici di tipo gestionale (in Ateneo fu, fra l’altro, direttore di Dipartimento, presidente di Corso di Laurea, membro del Consiglio di Amministrazione) non si sottrasse all’impegno politico e civile, da Assessore alla Cultura della Regione Lazio (1976 – 1977) a Ministro della Pubblica Istruzione (2000 – 2001). A De Mauro mi legavano i ricordi di “Riforma della Scuola”,  quelli del comune amico Carmine De Luca scomparso nel 1997 e quelli più recenti della Giuria del Premio Strega Ragazze e Ragazzi che Tullio aveva sapientemente costruito perché per lui non solo era fondamentale la riflessione sulla lingua e sulla lettura, ma contava anche la qualità dei libri che i giovani leggevano.